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Spesa di fine anno: Capodanno in Puglia tra rincari e menù da 130 euro

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Per il cenone di fine anno la spesa media delle famiglie pugliesi si attesterà intorno ai 130 euro, con differenze legate al menù scelto e ai rincari che incidono soprattutto su pesce e dolci. È quanto emerge da una stima diffusa da Coldiretti Puglia in vista della notte di San Silvestro, mentre cresce anche la scelta di festeggiare fuori casa con circa 20mila presenze negli agriturismi.

Secondo l’analisi condotta nei mercati contadini, la spesa per il cenone può variare in modo significativo: alcune famiglie metteranno in conto menù da 150 euro, altre arriveranno fino a 300 euro per una tavola senza rinunce, mentre una parte cercherà di contenere i costi restando tra 50 e 80 euro, facendo i conti soprattutto con gli aumenti dei prodotti più richiesti nel periodo festivo.

Capodanno in Puglia: in media 7 persone a tavola per il cenone

La stima indica che, nella notte di San Silvestro, in media saranno sette le persone riunite a tavola per il cenone nelle abitazioni proprie o di parenti e amici. Parallelamente, una quota di cittadini sceglierà ristoranti e agriturismi, con circa 20mila presenze nelle masserie pugliesi, secondo le stime di Terranostra e Campagna Amica Puglia.

Capodanno in Puglia: pesce locale, frutta del territorio e menù della tradizione

Sulle tavole festive resta forte la presenza del pesce a miglio zero, a partire da alici, vongole, anguille, capitone e seppie, secondo quanto riportato da Coldiretti Pesca Puglia. Tuttavia, l’aumento dei prezzi potrebbe spingere alcuni consumatori a ridurre le portate di pesce, puntando su piatti della tradizione.

Tra le alternative più ricorrenti figurano preparazioni tipiche come le cime di rapa stufate e i panzerotti fritti ripieni di mozzarella, pomodoro e formaggio o di ricotta forte. Nella scelta della frutta prevale nettamente quella locale: la presenza della frutta del territorio raggiunge l’89% contro il 33% della frutta esotica.

Capodanno in Puglia: spumante, lenticchie e cibi portafortuna

Tra i prodotti più presenti durante i festeggiamenti di fine anno resta lo spumante, indicato come presente per l’84% dei cittadini. Ampia anche la presenza delle lenticchie, inserite nell’85% dei menù, tradizionalmente legate al buon auspicio per l’anno nuovo.

Nel 2025 la produzione pugliese di lenticchie avrebbe raggiunto i 6mila quintali, con una forte richiesta per le lenticchie IGP di Altamura. A completare il piatto della tradizione non mancano l’abbinamento con cotechino e zampone e un crescente interesse per versioni artigianali.

Tra i cibi portafortuna compaiono anche i chicchi d’uva, presenti nel 45% delle tavole, consumati secondo tradizione in dodici unità, una per ogni mese dell’anno. Spazio inoltre al melograno, simbolo di protezione e buon auspicio.

Nel complesso prevale la scelta di un menù tricolore, spesso a chilometri zero, con le tradizioni locali protagoniste dall’antipasto al dolce.

Con l’avvicinarsi della notte di San Silvestro, l’attenzione resta concentrata sull’andamento dei prezzi dei prodotti più richiesti per il cenone e sulle prenotazioni nelle strutture agrituristiche, che confermano l’interesse verso la proposta enogastronomica e rurale del territorio.

Redazione Pugliapress

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