Omicidio di Cosimo Mimmo Nardelli: Prossima udienza in Cassazione
La Corte di Cassazione si appresta ad esaminare i ricorsi presentati dai difensori degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Cosimo Mimmo Nardelli, avvenuto a fine maggio di quest’anno sotto la sua abitazione di via Cugini, a Taranto.Martedì prossimo, l’attenzione dei giudici della Corte sarà focalizzata sulle argomentazioni dei legali dei cinque indagati, i quali avevano impugnato la decisione del Tribunale del Riesame di Lecce che, lo scorso 28 luglio, aveva confermato la custodia cautelare in carcere per tutti e cinque gli inquisiti.
Le indagini condotte dalla squadra Mobile della questura di Taranto, guidata dal dirigente Cosimo Romano, hanno portato a intercettazioni e riscontri che hanno determinato i fermi degli indagati, e successivamente l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare.Tra gli arrestati figurano il fratello della vittima, Tiziano Nardelli, e Paolo Vuto, indicati come mandanti dell’omicidio, oltre ai giovanissimi cugini Francesco e Cristian Aldo Vuto, ritenuti esecutori materiali dell’aggressione che ha portato alla morte di Cosimo Nardelli.
L’agguato, secondo le ricostruzioni degli investigatori, sembra essere stato scaturito da dissidi di natura economica con il fratello della vittima, ma anche da rapporti tesi con il gruppo guidato da Paolo Vuto. Un contesto investigato a lungo dalla Dda.Cosimo Nardelli, reduce da una lunga pena detentiva per un precedente omicidio, era stato rilasciato solo pochi mesi prima del suo tragico decesso.
Aveva espresso i suoi contrasti attraverso video pubblicati sui social nelle settimane precedenti alla sua morte, contribuendo a delineare il contesto nel quale si sarebbe consumato il delitto.La decisione del Tribunale di Lecce di confermare i provvedimenti restrittivi ha spinto i legali degli indagati (gli avvocati Salvatore Maggio, Luigi Danucci, Daniele Lombardi, Fabrizio Lamanna e Valerio Diomiaiuto) a presentare ricorso in Cassazione.
Nell’ambito della stessa inchiesta, sarà valutata anche la posizione di Kasli Ramazan, noto come “Zoni”, accusato di concorso nel tentato omicidio di un giovane tarantino.Martedì prossimo, dunque, si prospetta un passo cruciale nell’iter giudiziario che dovrà fare luce su questo tragico episodio che ha scosso la comunità di Taranto.
AC