ALTAMURA – CONSIGLIO COMUNALE: TENGONO BANCO LE INFUOCATE INTERPELLANZE
La situazione politica altamurana è grave, ma non è seria. Noi ” comuni cittadini mortali ” possiamo solo prevedere stravolgimenti di corte. La condizione gattopardesca nei fatti, lo sappiamo, fa comodo a tutti.
Cerchiamo di essere fiduciosi….stiamo parlando della storia paesana di una città che non ruggisce da ” Illo tempore “, senza identità, amante del potere: si va sempre dove si vince, è fatto notorio, ma la lingua e la penna saranno sempre ruvide e al vetriolo.
Non c’è armonia di intenti e lo si è notato durante le dimissioni e successiva revoca da parte della Sindaca Rosa Melodia…ma si sa tutto si aggiusta quando si è al potere.
Si aprirà il Consiglio comunale per i giorni 11 e 12 ottobre 2021 , di quale ” era Melodia “, la terza, la quarta ? con il seguente ordine del giorno:
– Servizio di integrazione scolastica per alunni diversamente abili;
– Lavori di adeguamento dei vari istituti;
– Servizio di trasporto anziani etc etc integrati;
- da interpellanze a firma dei consiglieri di minoranza Laterza, Marroccoli, Gallo, Lorusso, Scarabaggio e
- dell’ interrogazione sull’ approvazione della procedura di validazione del Piano Economico Finanziario del 2020.
Fiato alle tombe, inizieranno finalmente….apriranno i preliminari rammentando alla Sindaca la passione per la politica e il rispetto delle istituzioni, in quanto alcuni Modus operandi e Modus procedendi finora non sono stati proprio consoni alla partecipazione democratica.
Abbiamo avuto l’ impressione che tutti disprezzano la politica, ma tutti sono pronti ad utilizzarla alla Robespièrre, pur di rimanere sulla scranno che governa, ovviamente in nome della DIGNITA’.
In questo panorama c’è un dato di cui si deve prendere atto, e cioè la evidente sfiducia degli altamurani nei confronti dell’ amministrazione Melodia. Non posso nascondere però una certa irritazione e una buona dose di indignazione difronte a discorsi ” ipocriti ” sulla Dignità e sul senso del sacrificio. La storia però ci insegna che, a volte, per perseguire gli ideali di libertà, bisogna pagare un prezzo esoso.
Tra delusioni per la revoca delle dimissioni, qualche mal di pancia e sorrisi di facciata, adesso rimane la curiosità popolare e giornalistica: come sarà la nuova giunta targata Rosa Melodia? Il dubbio è figlio dell’ esistenza, lo sappiamo o no? Non voglio entrare nel merito, non voglio fare la solita analisi critica da bacchettona della sapienza politica e della saccenza, non ne ho voglia. E’ necessario un impegno politico fortemente orientato alla difesa della libertà e delle garanzie istituzionali e costituzionali.
La squadra di governo che guiderà Altamura per altri 18 mesi, si è già riunita per approvare una serie di provvedimenti, tra cui il bilancio consolidato. Subentreranno in aula dopo la nomina ad assessori Raffaella Petronelli e Vito Menzulli e i primi dei non eletti Vito Cornacchia ( Lista + ) e Giuseppe Tafuni ( Sinistra in Movimento ).
Adesso però la concentrazione è puntata sulla Delibera di proposta di rinnovo di un Paternariato speciale pubblico privato ( Pspp ) art. 151 Codice dei Contratti Pubblici- per l’ assistenza tecnica all’ ente, per una serie di attività finalizzate allo sviluppo ed alla valorizzazione dei beni culturali ma non la gestione vera e propria dei siti da parte della Fondazione Fitzcarraldo.
Manca ancora l’ ufficialità delle deleghe e dei due componenti della giunta. Staranno ancora silenti o ci sarà l’ avvento dei nuovi buoni samaritani lacchè della Sindaca Melodia ? Noi continueremo a sorvegliare questo mare di onde impetuose che schiaffeggiano gli scogli ( la nostra amata Leonessa ) mentre qualche bagnante tenta ancora di tuffarsi con triplo salto carpiato.
Quel che sarà lo scopriremo ai prossimi consigli comunali, ma gli scenari politici devono per forza cambiare per rilanciare un’ offerta migliore, Altamura MERITA un’ offerta migliore.
Attendiamo fiduciosi, questa volta senza ansia, che la nuova giunta sia di ” spessore con personalità di elevata capacita “. Lo devono agli altamurani.
Francesca Branà