Dalle stelle alle stalle
La politica non mi è mai piaciuta, ne sono rimasto sempre lontano. Ho avuto delle simpatie, ma sono durate quanto la vita di una farfalla. Qualcuno potrebbe definirmi incoerente leggendo, a distanza di tempo, articoli o opinioni espresse, anche decisamente opposte tra di loro, sui vari giornali sui quali le ho pubblicate. Questo qualcuno avrebbe ragione ad esprimere sul mio conto opinioni negative. Una delle poche volte che arrivai vicino a candidarmi avevo diciotto anni. Il segretario cittadino dell’allora Movimento Sociale Italiano riuscì a farmi firmare l’adesione, ma quando mio padre venne a saperlo, nonostante avesse simpatia per quello stesso partito, stava per buttarmi fuori di casa e fui costretto a ritirarla.La seconda ed ultima volta è stato quando nel 1993 fui invitato da alcuni miei colleghi con i quali lavoravo di creare un Club Forza Italia nella mia città. Avevo lavorato fino ad allora con una società del Gruppo Fininvest. Creai il primo club Forza Italia a Martina Franca, subito dopo ne nacquero altri come i funghi.Al primo club spettava di fare le liste. La mia amicizia con Marcello Cantore che da lì a poco divenne Presidente della Provincia di Taranto e soprattutto con il convincente avvocato Pasquale Caroli, mi portarono a rinunciare a loro favore del club e consentirgli di fare la lista. In Forza Italia ero candidato, ma il mattino successivo la presentazione delle liste l’amara sorpresa: all’ultimo momento mi avevano sostituito con un altro. Potete immaginare la mia rabbia. Era il momento in cui, cani e porci, grazie a Berlusconi, venivano eletti e, forse, anch’io potevo essere uno di questi. Con il passare del tempo ho capito che questa è stata una fortuna. Non ero tagliato per fare il politico, rissoso com’ero. Ho sempre votato, ma udite, udite, ho cambiato quasi sempre destinatario delle mie preferenze. La maggiorparte delle volte ho votato l’amico di turno, altre che il candidato per il quale curavo la campagna pubblicitaria (era il mio lavoro), ma quando arrivavano le elezioni europeepotevo esprimere il mio voto sincero, in quelle occasioni votavoquasi sempre Partito Radicale. Ho votato Enzo Tortora, ma anche Cicciolina, in quanto mi entusiasmava il fatto che potesse sedersi a fianco di Andreotti. Sono sempre stato un situazionista e non un tifoso di un determinato partito, convinto che sono le persone a fare le differenze e non la tessera del loro partito. Vi confesserò di aver votato anche Vendola, la prima volta che si presentò come Governatore. La mia vita è stata segnata anche dall’entrata in politica di un importante componente della mia famiglia. Chi è quel marito che non abbia sostenuto o non sosterrebbe la propria moglie, indipendentemente dalle proprie ideologie. Sono stato tra i primi a guardare con simpatia Grillo e le sue idee. L’avevo conosciuto tanti anni prima, vendendo le sue serate di cabaret, ma ne ero stato abbagliato quando in una di queste manifestò le sue idee a proposito di politica. Sono stato tra i primi assertori dei Cinque Stelle, tra l’altro ero anche iscritto alla piattaforma che foraggia le imprese imprenditoriali di Casaleggio. Credevo che i cosiddetti ‘cittadini’ potessero prendersi le responsabilità di governare il proprio paese. E’ stata la più grande delusione. La maggiorparte di loro era costituita da gente che aveva accumulato fame e non fama ed era alla ricerca di un posto di lavoro che intravedeva nella politica. Poi c’erano tante persone che avevano una speranza e disposte a credere a qualsiasi cosa. Tutto il resto è storia recente: trasformismi, tradimenti come nel caso della riconversione dell’ex Ilva e l’eliminazione delle fonti altamente inquinanti, per non parlare del rinnegamento di opinioni del giorno prima sugli ex avversari politici, oggi diventati… Compagni di Governo.
Il disgusto è diventato più forte leggendo i post dei social dai quali mi sto disintossicando e non mi vedono più partecipe.
No, la politica non mi piace. Purtroppo, oggi, una lite a Porta a Porta, piuttosto che in una delle tante trasmissioni simili, sembrano avere più audience di un vecchio film che veniva trasmesso in passato il lunedì.
Da tutto questo emerge una cosa: mai come in questo momento storico, i partiti ed i movimenti, passano repentinamente dalle stelle alle stalle.