Oggi, nel tredicesimo anniversario della strage davanti all’Istituto Superiore Professionale “Morvillo-Falcone” di Brindisi, quando perse la vita la sedicenne Melissa Bassi e cinque sue amiche rimasero gravemente ferite, la scuola che frequentava vedrà apposto il suo nome accanto a quello del magistrato Laura Morvillo, morta assieme al marito Giovanni Falcone nell’attentato mafioso magistrati a Capaci del 1992.
Un passo giunto dopo un periodo di tempo sufficiente lungo, nel quale a Melissa sono state intitolate altre scuole in giro per l’Italia, nel quale ogni anno la sua figura è stata ricordata con commozione con cerimonie ufficiale tanto nella sua scuola quanto a Mesagne, il suo paese natale.
Quest’oggi, alla presenza dei genitori della ragazza, Massimo e Rita, del sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna e di molti esponenti locali delle Istituzioni, la Preside della scuola, Irene Esposito, ha riunito tutta la sua folta comunità scolastica per un momento solenne di commemorazione.
Nell’occasione è stato rimesso a nuovo anche il “Giardino di Melissa”, uno spazio verde attrezzato anche con parco giochi, posto di fronte alla scuola e da tempo dedicato alla sua memoria, purtroppo vittima nel tempo di azioni teppistiche, e ora dotato anche di videocamere di sorveglianza.
Anche a Mesagne si è svolto per l’occasione un momento di ricordo, con la visita alla tomba di Melissa da parte di una delegazione degli alunni dell’ “Epifanio-Ferdinando”.
Quanto accaduto il 19 maggio del 2012 fu un atto talmente terribile da ricordare le più brutte pagine legate in Italia allo stragismo. Non è opportuno infatti fare un atto di pura contabilità legata al numero delle vittime, visto che comunque, quanto accadde a Brindisi non aveva precedenti: colpire una scuola, mettendo nel conto di fare delle vittime a caso, quantunque non con una matrice politica alla base da parte del responsabile, il 68enne, all’epoca dei fatti, Giovanni Vantaggiato, significò compiere un atto di vero e proprio terrorismo.
