Quando il dolore diventa speranza: Quell’angioletto di Ester


Ci sono dolori che strappano l’anima, lasciando un vuoto incolmabile. Per Antonio Papapietro, sua moglie Maria Palmitessa e la loro famiglia, quel dolore si chiama Ester.
Ester era una bambina vivace, piena di vita, ma colpita da una cardiopatia congenita complessa, la tetralogia di Fallot. La piccola lottò, con la forza dei suoi genitori accanto, fino al suo ultimo respiro, a soli 22 mesi, quel martedì del 29 gennaio del 2002.

È lì, tra le lacrime e il silenzio, che Antonio e Maria trovarono una forza nuova, quasi inspiegabile: quella di trasformare quel vuoto in un abbraccio che potesse raggiungere altri bambini, altre famiglie, altre storie.
Nel 2007 costituirono l’ABC (Associazione Bambini Cardiopatici) di Ester, un faro di speranza per chi combatte le stesse battaglie.
“Volevamo essere i genitori che non siamo riusciti ad essere per Ester, ma per tutti quei bambini che oggi hanno bisogno di noi,” racconta Antonio con la voce rotta dall’emozione.
Una missione di amore e solidarietà
L’associazione è molto più di un ente benefico: è il simbolo di come il dolore possa trasformarsi in una missione d’amore. In questi 18 anni, l’Associazione Bambini Cardiopatici di Ester ha cambiato la vita di molte famiglie.
Antonio ricorda con affetto una delle iniziative più simboliche: la creazione di porta flebo a forma di draghetti e cagnolini, per strappare un sorriso ai piccoli pazienti del reparto oncologico pediatrico. “Quei corridoi portano un peso che non si può spiegare a parole,” racconta. “Ma vedere un bambino sorridere, anche solo per un attimo, rende tutto meno buio.”
Il contributo di Anna Maria: una nuova luce per il futuro
Oggi, l’Associazione si arricchisce di un volto nuovo, ma familiare: quello di Anna Maria, figlia maggiore di Antonio e Maria. Brillante e determinata, Anna Maria non solo condivide il sogno dei suoi genitori, ma ha deciso di dare il suo contributo attivo.
“Anna Maria è stata fondamentale nell’organizzazione del ‘Natale Incantato’, coinvolgendo ben 250 bambini in un concerto che ha unito la comunità,” racconta Antonio con orgoglio. “Porta avanti il nome di sua sorella Ester con un impegno che scalda il cuore.”

Un futuro ancora tutto da scrivere
Guardando al futuro, Antonio, Maria e Anna Maria hanno un sogno comune: realizzare un centro post-operatorio dedicato ai bambini cardiopatici, un luogo dove i piccoli guerrieri possano affrontare con serenità il percorso di recupero dopo gli interventi chirurgici.
“Avevamo individuato una struttura vicino a Villa Bianca,” racconta Antonio che ancora porta il nome di Ester. “Sarebbe il nostro regalo per tutti quei genitori che, come noi, hanno vissuto l’angoscia di non sapere dove andare.”
La forza dell’amore che non si spegne

L’Associazione Bambini Cardiopatici di Ester ci ricorda che, anche nei momenti più bui, l’amore può essere una luce capace di guidare, un ponte verso il prossimo, un miracolo che si rinnova ogni giorno.
Se volete sostenere l’Associazione o conoscere meglio il loro operato, visitate il sito o cercate il modo di contribuire. Perché, come dice Antonio, “ogni piccolo gesto può fare la differenza.”
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