Cinghiali in Puglia: serve un piano straordinario

Le scorribande dei cinghiali in Puglia causano danni per oltre 30 milioni di euro. Coldiretti chiede un piano straordinario regionale per contenere il fenomeno.
I cinghiali in Puglia sono ormai diventati una vera e propria calamità, causando danni stimati in oltre 30 milioni di euro. Coldiretti denuncia un’emergenza che richiede un intervento urgente attraverso un piano straordinario regionale.
Una proliferazione fuori controllo
La popolazione di cinghiali in Puglia ha raggiunto numeri preoccupanti. Secondo Coldiretti, circa 250.000 esemplari scorrazzano liberamente tra campi e città, devastando raccolti e mettendo a rischio la sicurezza pubblica. Le aree più colpite sono la Murgia barese e tarantina, il Gargano e il subappennino dauno.
Danni economici e sicurezza a rischio
Gli agricoltori pugliesi sono esasperati. I cinghiali distruggono coltivazioni di lenticchie, ceci, piselli, frutta e ortaggi, compromettendo gravemente la produzione agricola locale. Non solo, questi animali selvatici sono responsabili di incidenti stradali, attacchi a persone e animali domestici, e razzolano tra i rifiuti urbani, creando un pericolo sanitario.
La richiesta di Coldiretti
Il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, ha sottolineato l’urgenza di un piano straordinario per il contenimento dei cinghiali. Questo piano dovrebbe permettere agli agricoltori di difendere le proprie terre e includere strumenti normativi efficaci per gestire la proliferazione di questi animali.
Misure proposte
Le proposte di Coldiretti includono:
- Controllo numerico della popolazione di cinghiali.
- Norme che facilitino la difesa dei raccolti da parte degli agricoltori.
- Collaborazione tra istituzioni e agricoltori per una gestione sostenibile del problema.
La situazione attuale
La situazione è diventata insostenibile. Gli attacchi dei cinghiali sono all’ordine del giorno e non si contano i danni economici subiti dagli agricoltori. Coldiretti sottolinea come questa invasione comprometta anche l’equilibrio ambientale, mettendo a rischio la biodiversità dei nostri ecosistemi.
Intervento dell’EFSA
Anche l’Autorità per la sicurezza alimentare europea (EFSA) ha lanciato un allarme, chiedendo misure straordinarie per limitare l’accesso dei cinghiali al cibo e ridurne il numero, onde evitare il rischio di diffusione della peste suina africana.
È evidente che l’emergenza dei cinghiali in Puglia richiede una risposta rapida e decisa. Coldiretti invita le autorità regionali a non sottovalutare il problema e ad adottare un piano straordinario che protegga agricoltori, cittadini e ambiente da questa vera e propria invasione.