Moratoria debiti Dl Agricoltura: Coldiretti esulta
La moratoria dei debiti del Dl agricoltura rappresenta un’importante conquista per Coldiretti. Più di 145 mila imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura potranno tirare un sospiro di sollievo grazie a questa misura. L’analisi di Coldiretti indica che un’impresa su tre potrà usufruirne, fornendo un concreto aiuto a chi ha subito un calo del 20% nel volume d’affari del 2023 rispetto al 2022.
Pratiche sleali e costi di produzione
L’introduzione di una moratoria sui debiti e la stretta sulle pratiche sleali costituiscono il cuore del Dl agricoltura. La norma prevede pagamenti più rapidi per chi è stato vittima di comportamenti sleali, mentre la sanzione per chi sana la propria posizione viene dimezzata. Il rafforzamento del lavoro di Ismea sui costi medi di produzione garantirà trasparenza e equità in tutte le filiere.
Interventi contro la fauna selvatica
Coldiretti ha inoltre accolto con favore l’impiego dell’esercito per contrastare l’invasione di animali selvatici e i 20 milioni di euro stanziati per fermare la peste suina africana. Un piano straordinario regionale sarà necessario per ridurre il numero di cinghiali e contenere i danni che provocano alle colture.
Granchio blu e fotovoltaico sui tetti
La nomina di un commissario straordinario per l’emergenza del granchio blu è stata un’altra importante vittoria per Coldiretti. Sul fronte energetico, l’organizzazione sostiene con forza il fotovoltaico sui tetti e le comunità energetiche, mentre si oppone fermamente alle speculazioni dei grandi fondi di investimento che mettono a rischio la produzione agricola.
Aiuti per le filiere in crisi
Il Dl agricoltura offre anche preziosi aiuti per il settore cerealicolo, della pesca e dell’acquacoltura, con un fondo da 32 milioni di euro. Si aggiungono poi i benefici fiscali per le aziende agricole nella Zona Economica Speciale (ZES) unica e la decontribuzione per le imprese dell’Emilia-Romagna colpite dalle alluvioni.
Semplificazioni e crisi idrica
Il governo mira inoltre a semplificare il processo di gestione della crisi idrica, con un piano interventi urgenti per potenziare le infrastrutture entro il settembre 2024.