Incidente nella zona industriale di Brindisi: muore sul lavoro operaio brindisino
Tragedia sul lavoro nel primo pomeriggio di venerdì: vittima un operaio di Brindisi, il 40enne Giuseppe Petraglia, il quale ha perduto la vita cadendo da un’altezza di 10 metri a seguito del cedimento del tetto in lamiera di un capannone adibito in passato a deposito di rifiuti, posto nella zona industriale di Brindisi, presso il quale stava svolgendo lavori di manutenzione straordinaria per conto di una ditta brindisina.
Morto sul colpo dopo che era stato portato per mezzo di una gru con cestello sul tetto del capannone, Giuseppe Petraglia è stato vittima di un incidente nel quale la colposità pare evidente, visto che egli ha messo i piedi su una superficie fatta da materiale che si sarebbe dovuto sapere prima non essere in grado di sostenere il peso di una persona. Morto sul colpo a dispetto degli immediati soccorsi degli altri operai e dell’ambulanza arrivata velocemente per soccorrerlo, il luogo dell’incidente è stato poi messo sotto sequestro per lo svolgimento degli accertamenti di rito da parte degli uomini della Polizia. E’ intervenuto inoltre anche lo Spesal, il Servizio di prevenzione e sicurezza sugli ambienti del lavoro, per cercare di esaminare le responsabilità materiale che hanno portato al tragico infortunio.
Con una nota congiunta, i rappresentanti provinciali di CGIL, CISL e UIL sono intervenuti sull’ennesimo caso di “morte bianca”. “Quante altre vite dovranno essere sacrificate prima di adottare misure veramente efficaci per fermare questa strage silenziosa sui luoghi di lavoro?” si chiedono retoricamente i sindacati. “Il cordoglio di facciata non basta più, la Puglia è tra le regioni con la maggiore incidenza di infortuni mortali sui luoghi di lavoro: nel 2023 è stata la quarta regione in Italia per incidenza rispetto al numero di occupati. Solo nell’ultima settimana tre incidenti mortali”. Rivolgendosi alle associazioni datoriali, i sindacati chiedono che queste “devono avere il coraggio di lasciare fuori le aziende che antepongono il profitto alla sicurezza dei lavoratori”.
Petraglia, che lascia anche due figli, risiedeva al quartiere Perrino, ed era conosciuto anche per il fatto di essere un calciatore della Virtus Mesagne, formazione che disputa il campionato di Seconda categoria. “Oggi è il giorno più triste della storia della Virtus Calcio Mesagne. Il presidente Guarini, il direttore Montanaro, tutti i dirigenti, tutti i tecnici e tutti i giocatori piangono la precoce e tragica scomparsa del proprio compagno di squadra Giuseppe Petraglia”, queste le parole del necrologio apparso sulla pagina Facebook dell’associazione sportiva.