Sfruttamento della manodopera: titolare di Shanghai arrestato a San Giorgio Ionico

Un 60enne di nazionalità cinese, proprietario di un ampio esercizio commerciale specializzato nella vendita al dettaglio di prodotti per la casa e la persona, è stato arrestato dai Carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Taranto. L’uomo è accusato di sfruttamento della manodopera, in seguito alle accuse di aver costretto tredici dipendenti a lavorare più di 60 ore a settimana, senza concessione di ferie e sotto stretta sorveglianza tramite telecamere.
L’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari di Taranto, sulla base delle indagini condotte dalla Procura locale. Secondo quanto emerso dalle investigazioni, la pratica di sfruttamento durava da almeno sei mesi e coinvolgeva sia lavoratori italiani che stranieri.
I Carabinieri hanno sottolineato che i dipendenti, sfruttati e costretti a orari di lavoro estremamente prolungati, venivano costantemente monitorati attraverso un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso presente all’interno del negozio. In aggiunta, i lavoratori erano soggetti a condizioni di lavoro e alloggiative estremamente degradanti.
Di fronte a queste gravi accuse, l’azienda è stata sottoposta a sequestro nell’ambito delle indagini in corso. La comunità locale si è mostrata sconvolta da queste rivelazioni, sollevando ulteriori interrogativi riguardo alla tutela dei diritti dei lavoratori e alla necessità di garantire controlli più stringenti per prevenire e contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo.