On. Chiarelli (CdC): in Italia più di 3600 Società Benefit
Sono i dati che emergono dalla dashboard nazionale delle Società Benefit italiane – fortemente voluta dal Commissario Chiarelli – della Camera di Commercio di Taranto. Un incremento di quasi 1.000 imprese rispetto al 2022 segnala una tendenza in ascesa.
Nel panorama imprenditoriale italiano, le società benefit stanno guadagnando un ruolo sempre più centrale. Secondo i dati più recenti, al 31 dicembre 2023, il numero di queste imprese ha superato quota 3.600, segnando una crescita impressionante di 248 unità in un solo trimestre e quasi 1.000 in più rispetto all’anno precedente. Questi numeri non sono solo significativi per il settore, ma rappresentano anche un cambiamento culturale nell’approccio aziendale verso la sostenibilità e l’impatto sociale. La Camera di Commercio di Taranto, in collaborazione con InfoCamere, sta monitorando questo fenomeno dal 2016. Grazie all’adozione di una dashboard avanzata, da un anno a questa parte è possibile analizzare i dati del Registro Imprese in modo più dinamico e dettagliato. Questo strumento ha permesso di osservare l’evoluzione delle società benefit con maggiore precisione, offrendo una panoramica chiara e aggiornata del settore.
Il Commissario Straordinario on. Gianfranco Chiarelli ha espresso ottimismo per il futuro: «Il 2024 sarà certamente un anno importante per le imprese, considerata la rilevanza che il tema della sostenibilità sta assumendo a livello europeo. In questo contesto, saremo impegnati nell’ulteriore approfondimento del modello benefit con diversi partner di livello nazionale». Le parole del Commissario sono in linea con quelle già espresse dal Segretario Generale, dott.ssa Claudia Sanesi, che si sono concentrante sulla crescente consapevolezza dell’importanza delle pratiche sostenibili nel mondo degli affari.
Il successo delle società benefit in Italia è un chiaro indicatore della direzione che molte aziende stanno prendendo, ponendo un accento sempre maggiore sulla responsabilità sociale e ambientale. Questo trend, che si allinea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, è un segnale positivo per il futuro dell’economia italiana e un esempio per le imprese in tutto il mondo.