Bradanico-Salentina: la posizione di Italia Viva
La questione relativa al completamento della superstrada fra Taranto e Lecce, denominata “Bradanico-Salentina”, segmento necessario per chiudere il triangolo fra i tre capoluoghi di provincia del sud della Puglia, è quantomai all’ordine del giorno nell’agenda dei movimenti civici così come dei partiti politici. Su Puglia Press vi abbiamo dato notizia della costituzione di un movimento di cittadini e attivisti locali che ha proposto una petizione (https://www.ilgrandesalento.it/appello-per-la-superstrada-7-ter-taranto-lecce-bradanico-salentina/) da sottoscrivere liberamente per incalzare chi di dovere a realizzare una delle più grandi incompiute della nostra regione. Di essa infatti esiste solo il troncone centrale, quello che congiunge San Pancrazio S.no con Manduria, la classica cattedrale nel deserto. Tutto il resto è fermo sulle mappe ammuffite dal tempo. Il tratto che da Manduria dovrebbe convergere verso la superstrada fra Brindisi e Taranto è stato recentemente appaltato e dello stesso si attende l’inizio dei lavori.
Il troncone leccese, quello a sud di San Pancrazio, è invece ancora fermo ai progetti ideativi, non ne è stato ancora definito con esattezza il percorso, e soprattutto grava su di esso l’ipotesi, ventilata da Anas per la mancanza di risorse aggiuntive necessarie, di un’infrastruttura in tono minore, a due sole corsie, su unica carreggiata, con tutto quello che ciò significa in termini di sicurezza.
Angelo Sirsi, in qualità di rappresentante di Italia Viva per il nord Salento, è intervenuto sulla questione con una nota nella quale viene fermamente criticata tale prospettiva, adducendo al contempo motivazioni storiche e proiettate sui giorni che viviamo. La storia ideativa di questa arteria nasce infatti già nel 1937, senza che per decenni si provvedesse a realizzare alcunché di alternativo alle normali strade provinciali di collegamento fra i vari comuni, spesso insidiose, strette e prive di sufficiente manutenzione. Negli anni ’90 il progetto viene ripreso, ma se ne realizza solo la parte centrale di cui sopra, pur con l’ambizione di renderlo tutto a doppia carreggiata.
Sirsi sottolinea come sia indecente pensare ora di proporre la ripresa dei cantieri proponendo un progetto ad unica carreggiata, con una corsia per senso di marcia, perché esso non tiene minimamente conto dei flussi turistici che riguardano la zona nel periodo estivo, perché risulterebbe un affronto alla logica aver atteso decenni per poi spendere denaro in un’opera che non soddisfi i requisiti di sicurezza richiesti. Facendo suo quindi l’invito del sindaco di Campi Salentina, pubblicamente espressosi per l’irricevibilità della proposta, invita tutti i cittadini a sottoscrivere e sostenere la petizione del Grande Salento.