Ancora incertezze sul tracciato della superstrada Lecce-Taranto (Bradanico-Salentina)
Si svolgerà il 29 gennaio a Bari l’incontro fra Anas ed i rappresentati istituzionali dei comuni della parte meridionale del tracciato della “Bradanico Salentina” (San Pancrazio Salentino, Guagnano, Salice Salentino, Campi Salentina e Lecce) la tanto attesa arteria che dovrebbe collegare direttamente Taranto con Lecce, ma i cui contorni sono avvolti nelle nebbie da decenni.
Se il tratto finale in direzione Taranto è stato già appaltato e dovrebbe vedere iniziare i lavori esecutivi entro il mese di gennaio, e se il tronco centrale, quello fra Manduria e San Pancrazio è l’unico, da tempo realizzato (sebbene si interrompa bruscamente poco prima dell’ingresso nella città del Primitivo) della parte restante resta ancora da definire anche il semplice tracciato, giacché il passaggio dopo il territorio di Campi potrebbe ricadere nei comuni di Trepuzzi o in alternativa di Veglie e/o di Carmiano, prima di raggiungere il Comune capoluogo. E spetterà alla conferenza dei servizi in Anas stabilire questo elemento fondamentale.
Pare invece deciso, tuttavia, che quest’ultimo terzo della Bradanico-Salentina non sarà a due carreggiate, come i due restanti, ma sarà costituito da una carreggiata unica, con due corsie per senso di marcia, per una larghezza complessiva della sede stradale di 10,50. Ecco, se dovessimo vedere il bicchiere mezzo vuoto, fermo restando che il meglio è nemico del bene e che avere un percorso completamente extra-urbano fra Taranto e Lecce è certo preferibile allo scenario attuale, ci sembra che in questo modo la Bradanico Salentina riproponga l’equivoco della Statale Bari-Taranto, a doppia carreggiata fino a Gioia del Colle e poi a carreggiata unica fino al capoluogo jonico.