Ocean Viking bloccata a Bari per salvataggi non autorizzati
L’incidente dell’Ocean Viking, ora fermata a Bari, è un caso emblematico di tensione tra dovere umanitario e regolamenti marittimi.
L’Ocean Viking, operata dall’ONG SOS Mediterranee, è stata bloccata dalle autorità italiane dopo aver deviato dalla sua rotta pianificata. La nave ha modificato il suo percorso per rispondere a un segnale di soccorso, salvando 70 naufraghi in acque libiche, una decisione che ha portato a controversie legali.
Le autorità italiane sostengono che l’Ocean Viking non abbia rispettato le istruzioni di procedere senza indugio verso un porto sicuro assegnato. L’ONG, d’altra parte, difende la sua decisione come necessaria per salvare vite in pericolo.
Attualmente, le indagini sono in corso e l’esito potrebbe avere implicazioni significative sia per l’ONG che per i futuri salvataggi in mare. Nel frattempo, i migranti salvati sono stati accolti a Bari, dove sono in corso procedure di accoglienza e identificazione.
L’Ocean Viking fermata a Bari pone interrogativi cruciali sulla gestione dei salvataggi in mare e sulle responsabilità delle navi che intervengono in situazioni di emergenza.