Operazione dei Falchi: intercettata rete di spaccio
In un colpo di mano mirato a contrastare il dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia tarantina, la Polizia di Stato ha condotto due operazioni di successo culminate negli arresti di due individui coinvolti in attività illecite. Le indagini, condotte con maestria dai Falchi della Squadra Mobile e dagli investigatori del Commissariato di Manduria, hanno portato al sequestro di un significativo quantitativo di stupefacenti, svelando intricate reti di traffico di droga che minavano la sicurezza della comunità.
A Taranto: Operazione Falchi
L’attenzione dei Falchi della Squadra Mobile è stata attirata da un singolare movimento di giovani in un edificio di via Giusti, nel cuore della città. L’abitante di uno degli appartamenti, un uomo di 50 anni già agli arresti domiciliari per precedenti reati legati allo spaccio di cocaina, è stato individuato come elemento centrale di un traffico di sostanze stupefacenti. Il sospetto è stato alimentato dal frequente affacciarsi del soggetto al balcone, presunto luogo di scambio con acquirenti.
Dopo un attento servizio di osservazione, i Falchi hanno scoperto il modus operandi del 50enne: concordava gli incontri con gli acquirenti, che poi depositavano il denaro nella cassetta della posta; successivamente, il venditore lanciava dalla finestra le dosi di cocaina acquistate. Un’operazione meticolosa che è stata interrotta dopo 12 transazioni.
La perquisizione nell’abitazione del soggetto ha portato al recupero di 13 dosi di cocaina, una dose di hashish, 110 euro in banconote di vario taglio e un elenco dettagliato dei clienti. L’uomo è stato arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale locale in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria.
A Manduria: Operazione Controllo del Territorio
Nell’ambito di servizi straordinari di controllo del territorio, gli agenti del Commissariato di Manduria hanno arrestato un 34enne, sospettato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante le perquisizioni, con l’aiuto delle unità cinofile della Polizia di Frontiera di Brindisi, è emerso un vero e proprio laboratorio clandestino all’interno della sua abitazione.
Un forno in muratura ha rivelato una cassetta in metallo contenente 200 grammi di marijuana e una busta con altri cinquanta grammi della stessa sostanza già tritata. All’interno dell’appartamento, è stato scoperto un laboratorio completo con bilancini professionali, sigillatrice elettrica e attrezzature per il confezionamento delle dosi. Nella stanza da letto, sono stati recuperati circa 4.000 euro in contanti, presumibilmente provento dell’attività di spaccio.
L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari in attesa della decisione dell’Autorità Giudiziaria competente. Si ribadisce che il principio della presunzione di innocenza si applica agli indagati fino a sentenza definitiva. La Polizia di Stato continua a vigilare con determinazione per garantire la sicurezza della comunità e contrastare il dilagare del traffico di sostanze stupefacenti nel territorio.