Bari in ritiro: Riflessioni post-sconfitta
Nel pulmann che riporta i giocatori a Bari sembra echeggiare di un silenzio carico di riflessioni, mentre il Bari annuncia il ritiro post-sconfitta.
Dopo il fischio finale al ‘Rigamonti-Ceppi’ di Lecco, dove i biancorossi hanno subito la seconda sconfitta consecutiva, questa volta per per 1-0, si è avvertita una palpabile tensione nell’aria.
Una tensione che sa di una squadra alla ricerca di un riscatto.
Il ritiro è la risposta immediata del club a questa fase di turbolenza: una settimana di lavoro intensivo, chiusi lontano dagli occhi del mondo, a porte chiuse, per ritrovare quell’affiatamento e quella fame di vittoria che sembrano essersi affievoliti.
Il ritiro è un classico espediente del calcio, una misura talvolta drastica, ma spesso necessaria per ricostruire lo spirito di squadra e concentrarsi sugli aspetti tecnici e mentali che possono invertire la rotta.
La situazione del Bari è critica, ma non disperata.
Il direttore sportivo Ciro Polito, voce solitaria nel post-partita, ha espresso un misto di delusione e speranza. La consapevolezza di una squadra che ha perso il proprio cammino è evidente, ma altrettanto palpabile è la volontà di ritrovarlo.
“Non bisogna trovare il capro espiatorio,” ha detto Polito, “dobbiamo tirarci fuori insieme.”
Difficile trovare luci in questa oscurità. Giuseppe Sibilli, con la sua creatività, e Di Cesare, con il suo incessante credere, hanno dimostrato di avere quella scintilla che potrebbe accendere la rimonta del Bari.
Ma il centrocampo appare l’anima più sofferente della formazione, incapace di generare gioco e occasioni.
Acampora, in particolare, sembra aver perso quella precisione che lo caratterizzava, mentre in attacco Nasti e Diaw non sono riusciti a lasciare il segno.
“Sono l’unico responsabile,” ha dichiarato Marino. Queste parole pesano come macigni sulle spalle di un allenatore che sente il peso della crisi ma non si sottrae alla responsabilità.
Il ritiro è l’occasione per lui di ritrovare la quadratura del cerchio, di ristabilire quella comunicazione con la squadra che sembra essersi interrotta.
il Sudtirol aspetta al varco e il Bari deve prepararsi a una battaglia.
Sarà una settimana di riflessione, di lavoro, di dialogo. Un momento di introspezione collettiva che potrebbe segnare il destino del campionato biancorosso. Il tempo corre, e il Bari deve trovare la chiave per aprire la porta che porta alla rinascita.