Graduate Italia 2023 mette in luce una giovane stilista di Taranto

Parliamo di Annalisa Corvace, stilista tarantina di soli 24 anni, che ha avuto un ruolo da protagonista durante il Graduate Italia 2023.

Annalisa Corvace ha presentato, insieme ad altri talentuosi designer come Annarita Biava, Alessio Dolfi, Carlotta Mora, Daria Gastaldi, Dorotea Oddo, Matteo Rosellini, Zineb Sannak, Angelica Siddi, Maria Chiara Sorbino, Zhang Susy e Yang Jieru, le sue collezioni uomo, donna e genderless.
Le opere hanno rappresentato la moda contemporanea, sia attraverso una visione personale che influenzata dai cambiamenti che interessano ognuno di noi.
Corvace ha ottenuto la sua laurea presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Firenze, dopo aver affrontato diverse sfide imposte dalla distanza dalla sua città natale di Taranto. Ha anche preso parte agli eventi di moda, sfilando con le sue creazioni, dimostrando così il suo impegno e il suo talento.
Il Graduate Italia 2023 ha offerto uno spazio ai giovani talenti italiani e internazionali provenienti dalle migliori scuole e accademie di moda.
La nona edizione dell’evento aveva come scopo quello di approfondire la relazione tra la memoria e la contemporaneità, per tracciare nuove strade nel mondo della moda. L’evento si è tenuto presso BASE Milano dal 24 al 26 ottobre, con una trasmissione in streaming, presentando i progetti dei talenti emergenti di San Paolo, Toronto, Daegu, Osaka e delle migliori istituzioni di moda italiane.
Una delle parti salienti dell’evento è stata la sfilata “Future Starts Slow” dell’Istituto Europeo di Design (IED), in cui dodici laureati in Fashion Design hanno presentato dieci capsule collection che rappresentavano il cambiamento e la visione creativa nel mondo della moda.

Le collezioni hanno affrontato temi profondi e attuali, creando un dialogo tra il passato e il presente. I capi uomo, donna e genderless riflettevano le emozioni umane e le sfide della società moderna, mostrando attenzione per i dettagli, le stampe e i tessuti. Ogni abito ha invitato a riflettere sulla fragilità umana, la relazione con il corpo, l’accettazione della diversità e le questioni ambientali. Le collezioni hanno rappresentato una dichiarazione di intenti, invitando a considerare la moda come mezzo di espressione personale e catalizzatore di cambiamento.

L’evento ha dimostrato che la moda è ancora uno specchio della società e delle sue evoluzioni, e che il talento emergente è una fonte importante di ispirazione per comprendere cosa ci riserverà il futuro. F.L.
