Sanità in Puglia: Spesa elevata ma risultati inferiori alla media nazionale

Un’equazione apparentemente semplice, ma che sembra sfuggire alla logica, emerge dal recente studio condotto dalla sezione Autonomie della Corte dei Conti, mettendo in luce un’interessante discrepanza tra la spesa sanitaria e i risultati ottenuti in Puglia. L’analisi, basata su un’imponente mole di dati e documenti (quasi 500 pagine), svela che la regione pugliese spende ingenti risorse in campo sanitario, ma non raggiunge risultati all’altezza delle aspettative, specie nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), misurando i servizi offerti nel 2021.
Tre principali voci di spesa sono state esaminate nell’indagine: prevenzione, sanità territoriale (comprensiva di assistenza distrettuale, dai medici di base alle cure domiciliari) e area ospedaliera. Rispetto alla prevenzione, la Puglia emerge con una spesa di 140 euro pro-capite, posizionandosi al quinto posto in Italia per spesa pro-capite, preceduta solo da Valle D’Aosta, Molise, Emilia Romagna e Lombardia. Tuttavia, la valutazione dei Lea per questa categoria si attesta a 67 su 100, sebbene questo sia ancora un risultato positivo, è inferiore rispetto a regioni che spendono notevolmente meno. Ad esempio, la Provincia Autonoma di Trento spende 92 euro pro-capite ma ottiene un punteggio di 98/100 nei Lea, dimostrando un risultato superiore rispetto alla Puglia.
Un fenomeno simile si verifica anche nella sanità territoriale, in cui la Puglia spende 1.218 euro pro-capite, posizionandosi al dodicesimo posto per spesa pro-capite, ma ottenendo un punteggio di 61/100 nei Lea, scendendo al diciassettesimo posto in classifica. Regioni come Lombardia e Veneto, nonostante una spesa pro-capite inferiore, ottengono risultati migliori, posizionandosi tra le prime quattro regioni a livello nazionale.
Tuttavia, c’è una nota positiva nell’area ospedaliera: la Puglia, ad eccezione della Calabria (per la quale non sono disponibili dati), presenta una spesa inferiore rispetto alla media nazionale, ottenendo un punteggio di 79/100 nei Lea. Questo dimostra che non è solo la quantità di denaro speso a fare la differenza, ma anche la gestione efficiente delle risorse.
Il Governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha recentemente lanciato un allarme sulla situazione dei conti della sanità pubblica. Ha sottolineato la necessità di un aumento del fondo sanitario nazionale di almeno 4 miliardi nella prossima legge di bilancio per garantire un servizio sanitario sostenibile. In caso contrario, potrebbe essere impossibile effettuare nuove assunzioni, abbattere le liste d’attesa e inaugurare nuovi ospedali, come previsto per la Puglia.
In conclusione, il rapporto dettagliato della Corte dei Conti mette in luce le sfide e le opportunità della sanità pugliese. Mentre la regione investe significativamente in salute, è evidente che esistono margini di miglioramento nella gestione delle risorse e nell’ottimizzazione dei servizi sanitari per raggiungere risultati migliori in linea con la spesa effettuata.