Operazione antimafia nel Brindisino: 22 persone indagate per associazione mafiosa, traffico di droga e altri reati

Nell’ambito di un’ampia operazione antimafia condotta dai Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 22 persone indagate per associazione di tipo mafioso, traffico di droga, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e da guerra, violenza privata, estorsione, ricettazione, danneggiamento seguito da incendio, autoriciclaggio e altri reati. Le misure cautelari sono state eseguite in diversi comuni della provincia di Brindisi e capoluoghi di altre città pugliesi.
L’indagine, avviata dopo un tentato omicidio avvenuto nel 2020 nel comune di Latiano, ha permesso di acquisire prove significative contro i presunti esecutori materiali e il presunto mandante dell’atto criminoso. Le indagini hanno rivelato un’organizzazione di tipo mafioso, capeggiata da Gianluca Lamendola, nipote di Carlo Cantanna, condannato all’ergastolo per omicidio.
Gli indagati avrebbero perpetrato una serie di episodi violenti, tra cui aggressioni, sequestri di persona e tentati omicidi, allo scopo di affermare il proprio controllo territoriale e instaurare un clima di paura e omertà. Sono emerse anche attività di traffico di droga, con il coinvolgimento di diverse sostanze stupefacenti, provenienti principalmente dalle province di Bari e Foggia, e il loro spaccio nelle piazze locali.
Le indagini hanno inoltre svelato un sistema di riciclaggio del denaro illecito tramite l’acquisto di autoveicoli da parte di concessionarie collegate all’organizzazione. Sono stati individuati anche casi di estorsione ai danni di imprenditori locali, con richieste di pagamento di somme mensili in cambio di protezione.
L’operazione ha portato anche al sequestro di armi da fuoco illegali, tra cui pistole e fucili, nonché di ingenti quantitativi di droga. Inoltre, è stata scoperta una coltivazione di canapa indiana con circa 1.000 piante.
L’attività investigativa, condotta in sinergia con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno, ha raccolto gravi elementi indiziari a carico dei 39 indagati coinvolti nell’organizzazione. Inoltre, sono state riscontrate violazioni della normativa antimafia da parte di uno dei presunti capi dell’organizzazione, sottoposto a sorveglianza speciale, che avrebbe sistematicamente violato gli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione.
Il giudice per le indagini preliminari di Lecce ha condiviso le accuse e ha emesso le ordinanze di custodia cautelare, che sono state eseguite dai Carabinieri nella mattinata odierna. L’operazione rappresenta un importante colpo alla criminalità organizzata presente nel territorio e testimonia l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro le attività illecite e la diffusione della violenza mafiosa.