Sagre estive: Dubbi su controlli mancanti sollevati dall’impiego di personale non regolare
Le sagre estive, eventi molto popolari in diverse località, sono oggetto di preoccupazione per l’assenza di controlli sul personale impiegato, che solleva interrogativi sulla regolarità dei lavoratori coinvolti.
Recenti verifiche effettuate dal Comando Provinciale delle Fiamme Gialle di Taranto nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio hanno rivelato numerose violazioni relative all’impiego di lavoratori “in nero”.
Questi controlli hanno portato all’individuazione di 25 lavoratori impiegati illegalmente in agriturismi, aziende agricole e imprese edili nei comuni di Taranto, Massafra, Martina Franca, Castellaneta, Ginosa, Crispiano, Grottaglie, Manduria, Lizzano, Sava e Maruggio.
Attualmente, sono in corso ulteriori approfondimenti per verificare la regolarità dell’assunzione di altri 87 lavoratori.
Ciò che desta particolare preoccupazione è il fatto che tra i lavoratori impiegati “in nero” siano stati individuati 5 soggetti appartenenti a nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza.
Queste situazioni sono state tempestivamente segnalate all’INPS per l’adozione di provvedimenti appropriati.
Parallelamente, sono state verbalizzate 21 aziende che hanno utilizzato manodopera in nero e/o irregolare.
Questi episodi sollevano interrogativi sulle mancate misure di controllo da parte delle autorità competenti per il personale impiegato nelle sagre estive.
La presenza di lavoratori non regolari non solo compromette la legalità delle attività commerciali coinvolte, ma rappresenta un’ingiustizia per i lavoratori sottopagati e privati di adeguati diritti e protezioni.
Questa situazione sta sollevando preoccupazioni tra cittadini e organizzazioni impegnate nella tutela dei lavoratori e nella legalità delle attività commerciali.
È necessario un intervento tempestivo ed efficace delle autorità competenti per prevenire e contrastare l’impiego di manodopera non regolare.
È fondamentale che le leggi sul lavoro vengano applicate correttamente, garantendo una giusta retribuzione e dignitose condizioni di lavoro, così come una sana competizione tra le imprese.
È auspicabile che questa situazione spinga verso un rafforzamento dei controlli e l’applicazione di sanzioni adeguate per evitare il lavoro irregolare e salvaguardare i diritti dei lavoratori coinvolti, incluso coloro che utilizzano il reddito di cittadinanza.