Palermo – La preside antimafia arrestata

Palermo – La preside antimafia arrestata. Naturalmente questo non è una sentenza, ma sicuramente qualcosa non va. I simboli della legalità, i simboli dell’educazione tra complici, collaboratrici e corruzione.
Ma non può essere un caso se di recente i miti cadono e le persone normali subiscono. Non è un caso che sempre attendendo la lunghissima via giudiziaria una persona venga condannata ancor prima della sentenza. Però qualcosa non va, non va per esempio che si scopra un buco di 450.000.000 di euro e a passarne le conseguenze prima di ogni indagine e prima di ogni sentenza il cittadino. Si perdono soldi nella protezione civile, milioni e solo un indagato, come se una sola persona sia capace da solo di far tutto. Arrivano milioni dal pnrr ma tra una pittata e poche idee vengono bruciati in pochi attimi.
Ma alla fine chi ne paga le conseguenze sono i ragazzi della scuola che perdono ogni speranza sulla legalità, non solo sulla giustizia ma anche sui miti, non il Borsellino o il Falcone morti per aver lotato contro il sistema, ma verso tutte le organizzazioni create per difendere il cittadino. Quel cittadino che accetterà i tagli alla Sanità, accetterà di pagare più tasse per risolvere cattive gestioni, accetterà che i miti scendono in piazza per noi.
Si diamo la colpa agli organi che devono controllare, ma quando controllano trova sfracelli, quei sfracelli che: dopo pochi giorni li ritrovi al bar a minacciati te e la tua famiglia.
Un sistema dove i miti sono troppo potenti e i cittadini troppo poco indifesi e diffidenti.
Ma cosa vuoi che sia un pó di burro o un pizzico di origano, nella parola legalità qualcosa non va.
Il frigo della preside sempre pieno, quello dei cittadini sempre più vuoto. Chi sà quante firme false ci sono in giro.