Fumarulo (UDC): necessario preservare l’atmosfera della nostra festa patronale

In corso il consiglio comunale di Martina Franca: tra i punti all’ordine del giorno l’individuazione dell’area di insediamento del Luna Park per la festa patronale di San Martino e Santa Comasia.
Sull’argomento da segnalare l’intervento della consigliera comunale dell’UDC Mina Fumarulo che accusa l’amministrazione di gestire in maniera non ottimale gli spazi e le risorse comunali.
Di seguito l’intervento integrale.
Colleghi ho chiesto la parola perché sento l’esigenza di intervenire su una questione che troppo spesso in questi anni è stata oggetto di serrati dibattiti e di oggettive discriminazioni nei confronti della categoria dei giostrai e di tutti i settori interessati dalla festa patronale: primo fra tutti il commercio.
Poco più di dieci anni fa il centro sinistra martinese, nella persona dell’allora sindaco Franco Ancona, pontificava sulla questione del luna park ricordandoci che la città “non è un vignale”
Ancor di più faceva l’allora assessore Palmisano. Sindaco si ricorda quando – a favore di telecamera – disse all’epoca che il trasferimento del luna park era una operazione di civiltà?
Considerate le premesse le cose sono due: o avete davvero trasformato in questi anni di malgoverno Martina in un vignale, o avete considerato tutti martinesi degli incivili! Rendetevene conto, siete in una contraddizione imbarazzante.
L’attuale situazione del Luna Park riflette una gestione non ottimale degli spazi e delle risorse comunali, che persiste da oltre un decennio. La decisione di trasferire il Luna Park allo stadio Pergolo nel 2014 è stata una misura temporanea che si è protratta troppo a lungo, interrompendo una tradizione molto amata della festa patronale e del suo luna park nel centro urbano.
È chiaro che la soluzione attuale non soddisfa i bisogni dei giostrai, che rivendicano il diritto all’uso del suolo pubblico nelle zone precedentemente interessate, come quelle nel centro urbano dove si svolgeva la festa fino al 2013 e non solo di piazza D’Angiò. Questo malcontento sottolinea la necessità di trovare alternative più inclusive e che rispettino la volontà di tutti gli stakeholders, residenti, visitatori e commercianti ai quali questa amministrazione continua a rendere la vita sempre più difficile.
È fondamentale che l’amministrazione comunale dia priorità a soluzioni a lungo termine che preservino le nostre tradizioni locali, promuovano l’inclusività, termine del quale vi riempite la bocca ma con il quale evidentemente non andate troppo d’accordo, e stimolino l’attività economica in maniera energica.
Questo approccio sarà cruciale per garantire che Martina Franca possa continuare a essere un punto di riferimento, valorizzando e sostenendo la vivacità delle sue piazze.
Sostengo dunque con decisione una integrale revisione della pianificazione che consideri la reintroduzione delle attrazioni dello spettacolo viaggiante nel centro di Martina Franca, per preservare l’atmosfera e la cultura della nostra festa patronale. Questo non solo soddisferebbe la richiesta dei giostrai ma contribuirebbe anche a rivitalizzare l’economia locale, attirando più visitatori e migliorando l’esperienza complessiva dei cittadini e dei turisti durante l’evento.