Taranto – Convegno medico-scientifico per terapia integrata che può curare il cancro

Presentato il convegno medico-scientifico che si terrà lunedì 3 aprile
A Taranto il convegno medico-scientifico per illustrare la terapia che, integrata a quella tradizionale, può curare il cancro. “Iridologia clinica, medicine funzionali integrate, nuove frontiere delle terapie epigenetiche, riprogrammazione delle cellule tumorali, rigenerazione dei tessuti senza trapianto di cellule staminali” è il titolo del convegno che si svolgerà lunedì 3 aprile nella sala conferenze, ex chiesetta, dell’università “Aldo Moro” in via Duomo. La presentazione ieri mattina a Palazzo Stola dove erano presenti Francesco Rapetti, presidente dell’associazione no profit “Noi”, che ha organizzato il convegno, il dott. Angelo Aurelio Santorelli, specializzato in semiotica microlftalmica, presidente dell’associazione di Iridologia Italiana e il dott. Giuseppe Tagliente, medico chirurgo specializzato in pediatria. «La scelta della città di Taranto per lo svolgimento di questo convegno non è stata casuale – ha affermato Santorelli – questa città ha un’alta incidenza di patologie tumorali pertanto proporre una terapia che va ad integrare quelle della medicina tradizionale, come chemioterapia e radioterapia, per curare le malattie oncologiche può dare migliori aspettative di vita e di guarigione». Tra i relatori del convegno ci sarà il prof. Pier Mario Biava, medico e ricercatore che in una trentina di anni di studi è giunto alla conclusione che una sostanza prelevata del pesce zebra contribuisce, accanto alla medicina tradizionale, a sconfiggere le cellule tumorali. «Con l’associazione “Noi”, formata da cittadini e medici – spiega Rapetti – abbiamo voluto fortemente che questa cura fosse conosciuta dai tarantini. Si tratta di una cura già validata da una commissione scientifica europea che riconosce l’importanza di questo filone di studi e suggerisce che proseguano sia a livello animale che clinico, con l’obiettivo specifico di valutare se l’associazione tra chemioterapia e fattori di differenziazione possa dare luogo ad una efficace sinergia terapeutica. Il comitato ha anche specificato che tali soluzioni possono fungere solo da integrazione alle terapie standard». «A Taranto ci sono tanti bambini che nascono già ammalati, questo – ha dichiarato Tagliente, tarantino, – significa che il feto viene concepito già affetto da patologie che più in là negli anni si svilupperanno nella madre. La prevenzione è fondamentale e quando ormai la gravidanza è iniziata è necessario fare in modo di debellare la malattia in ogni modo, ecco che la cura integrata può essere un valido aiuto».