Prima le donne e i bambini – La Puglia è terza per violenze
Prima le donne e i bambini – La Puglia è terza per violenze. La Puglia è insieme a Campania e Sicilia la regione in cui nel 2022 risultano più elevati i reati per stalking. Le vittime sono per il 74 per cento donne, nella gran parte dei casi maggiorenni. Dati aggiornati arrivano anche dall’associazione Antigone.
In Italia chiunque maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito con la reclusione.
L’espressione «prima donne e bambini» indica un protocollo, norma sociale, prassi o consuetudine, secondo cui le donne e i bambini devono essere messi per primi in condizioni di sicurezza nel caso in cui ci si trovi in una situazione di pericolo di vita.
La complessità del fenomeno della violenza di genere richiede una sempre più efficace collaborazione da parte delle istituzioni.
Prima le donne e i bambini – La Puglia è terza per violenze
Nel 2022 ne sono state uccise 125, con 103 omicidi in ambito familiare, 61 per mano del partner o ex, 34 da un genitore o da un figlio. Un dato in salita rispetto ai 119 casi dell’anno precedente. Aumentano anche gli episodi di violenza sessuale, ben 5.991 di cui 91% contro donne. E molto, troppo spesso le denunce non arrivano per timore di ripercussioni, quindi i dati sommersi sono ben più drammatici. Il 95% magiorenni e il 78% sono italiane.
Fra gli autori delle violenze figurano prevalentemente il partner e l’ex partner, due tipologie di autori che rappresentano complessivamente l’80%. Se a questa percentuale aggiungiamo il dato che fa riferimento all’area dei “parenti” (8%), gli aggressori sono nell’88% dei casi uomini che hanno avuto o hanno una relazione “affettiva” con le vittime.
Un dato allarmante è anche il grado culturale dell’individuo, il titolo di studio prevalente è quello di scuola media superiore (40,5%%), seguito da quello di scuola media inferiore (37%).