Il corsivo – Una Ginnastica per la mente

Il corsivo – Una Ginnastica per la mente. I bambini che scrivono quotidianamente in corsivo hanno un’attività neuronale più sviluppata rispetto a quelli che prediligono stampatello o tastiera. Fate una prova scrivendo la stessa frase in stampatello e in corsivo: dato che non si stacca mai la penna dal foglio, questa seconda modalità implica una migliore coordinazione occhio-mano, la capacità di orientarsi nello spazio, ma anche una maggiore abilità nella riproduzione delle lettere.
A differenza dello stampatello, obbliga a non staccare la mano dal foglio. Uno sforzo che stimola il pensiero logico-lineare, quello che permette di associare le idee in modo sequenziale.
Irene Bertoglio, grafologa e rieducatrice alla scrittura
Tutti gli stampatelli sono simili, mentre il corsivo cambia da persona a persona. Per leggere il testo di un compagno, un bambino deve compiere uno sforzo di decodifica che indirettamente migliora la sua empatia e le sue relazioni con gli altri.
Giuseppe Rescaldina, psicologo e psicoterapeuta
Il corsivo – Una Ginnastica per la mente

Per colpa di cellulari e tablet, dicono studi e test neurologici, usare la tastiera attiva solo la parte sinistra dell’encefalo. Con carta e penna, invece, si attivano l’emisfero sinistro, la zona frontale inferiore e la corteccia parietale posteriore, cioè le aree che sovrintendono alla coordinazione occhio-mano, detta motricità fine, necessaria anche per allacciarsi le scarpe, usare le posate o abbottonare una camicia. Si tratta dunque di un’azione complessa, una tappa importante dello sviluppo di un bambino.
In seconda elementare nelle scuole italiane i bambini cominciano a scrivere in corsivo correttamente e gli insegnanti danno molta importanza alla calligrafia e alla capacità di saper scrivere in modo leggibile e fluido.
Una abilità che sembra sia scomparendo nelle nuove generazioni e in molte scuole dei Paesi europei il corsivo non è più nemmeno materia di studio. I bambini di oggi sanno digitare piuttosto bene le lettere sulla tastiera di computer e tablet ma sembrano aver perso la capacità di scrivere in corsivo, fanno quasi fatica e qualcuno non se ne fa un problema perché è convinto che nel prossimo futuro saper scrivere a mano non sarà poi così importante.In realtà la scienza dice tutt’altro.
Saper scrivere in corsivo affina alcune abilità manuali, ma anche neurologiche e cognitive.
Il corsivo – Una Ginnastica per la mente

Una ricerca condotta da un team di psicologi dell’Indiana University, ad esempio, ha scoperto che la scrittura influenza l’attività cerebrale dei bambini. Monitorando il cervello con degli scanner mentre i bambini dovevano disegnare delle lettere o forme e mano o digitarle sul pc, è emerso che la scrittura a mano attivava maggiormente tre aree del cervello legate alla lettura e scrittura, mentre ciò non accadeva mentre si scriveva al computer. Perché questa differenza? Secondo gli autori dello studio la scrittura a mano richiede non solo una semplice riproduzione di una lettera, ma anche una variabilità insita nell’attività e nel risultato finale. Insomma, se esce una forma sbagliata o disordinata ciò spinge il bambino ad attivare il cervello e ad imparare.
Non solo, uno studio condotto dall’Università di Washington è andato oltre e ha scoperto che scrivere in stampatello, in corsivo o su una tastiera sono tre azioni diverse associate ad altrettanti schemi cerebrali separati. Scrivere a mano permette di esprimere idee e concetti e spinge ad una maggiore attivazione neurale delle aree cerebrali legate alla memoria di lavoro. Addirittura la coordinatrice di questo studio, la dottoressa Berninger, ipotizza che scrivere in corsivo possa allenare la capacità di autocontrollo.
Leonardo Da Vinci disegnava su carta fatta a mano in canapa con … Calligrafia in corsivo