La criminologia perde il Prof. Francesco Bruno
Si è spento questa mattina uno dei più noti criminologi e medico luminare calabrese, il Prof. Francesco Bruno, nella sua Celico.
Il professore Francesco Bruno, docente della Sapienza, è deceduto all’età di 74 anni nella sua amata terra. E’ stato vanto ed orgoglio per la Calabria e la sua notorietà era notevolmente accresciuta grazie alla partecipazione alle numerose trasmissioni televisive. Uno di quei criminologi che impazzano nelle morbose ricostruzioni di “Porta a porta” e che imperversano in tutte le trasmissioni tv. Ha rappresentato una vera eccellenza nel campo della criminologia, e la sua morte priverà il mondo forense di una grande figura del settore.
Ha collaborato a vari programmi televisivi e talk show nazionali dedicati a serial killer, tra cui Delitti (LA7), Porta a Porta (Rai 1) e Maurizio Costanzo Show (Canale 5). Dal 2010 si è occupato del caso di Rina Pennetti, giovane donna di 33 anni scomparsa a Spezzano della Sila.
Dal 1979 al 1987 funzionario, e poi direttore di sezione, presso la presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nei primi anni ’80, su impulso di Vincenzo Parisi, allora vertice del SISDE, ha pubblicato il primo studio universitario che collega gli omicidi commissionati al “Mostro di Firenze” con l’esoterismo e il fine sacrificale. Ha collaborato con vari ministeri per lo studio delle droghe. Nel 1987 è diventato professore di Criminologia e medicina forense alla Sapienza, mentre negli anni ’90 ha collaborato nuovamente con vari ministeri contro la criminalità mafiosa e la lotta alla droga.
Lo ha affermato il Sindaco Mattero Lettieri di Celico, il centro del cosentino di cui il prof. Bruno era originario, in una dichiarazione nella quale ha espresso il suo più profondo cordoglio: “Bruno-ha aggiunto Lettieri-è stato non solo un criminologo di spessore, ma anche uomo di grande cultura e apprezzatissimo docente dell’Università “La Sapienza” di Roma e dell’Università della Calabria”, distinguendosi nell’ambito della medicina forense e come studioso attento di alcuni tra i casi più intricati della cronaca nazionale. L’Amministrazione comunale tutta – ha aggiunto il primo cittadino – partecipa al dolore che ha colpito i familiari, anzitutto la moglie, prof.ssa Simonetta Costanzo, ed il figlio Alfredo, ai quali vanno le nostre più sentite condoglianze».
Il prof. Bruno era malato da tempo. Il suo nome è legato alle note e più grandi vicende di cronaca giudiziaria del nostro Paese, era impegnato nella risoluzione dei più efferati delitti italiani. Grazie ai suoi studi era stato possibile collegare gli omicidi del mostro di Firenze all’esoterismo, passando per decine di casi di “cronaca nera” registrati negli ultimi 40 anni.
Tra i delitti di cui si è occupato Bruno, anche quello sul mostro di Firenze, come consulente del Sisde. Lo scorso ottobre, al proposito, dichiarò che “Il mostro di Firenze è ancora vivo e i trofei umani sono in una casa”. Bruno non era convinto della colpevolezza del Pacciani, così come dubitava della cosiddetta pista esoterico-satanica. Riteneva inoltre che il delitto degli Scopeti non fosse stato commesso la domenica, come ritenuto all’epoca, ma venerdì o sabato.
I funerali si svolgeranno a Celico. Lo studioso lascia la moglie, Simonetta Costanzo, docente universitaria all’Unical e il figlio, Alfredo.