“Giochi del Mediterraneo”, PerrinI (FdI): solo passerelle e nessun cantiere
“Giochi del Mediterraneo”, PerrinI (FdI): solo passerelle e nessun cantiere. Il consigliere regionale dichiara: “Leggo che con enfasi che <Taranto è pronta a ospitare la due giorni di lavoro, l’11 e 12 novembre, dell’assemblea generale straordinaria del Comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo>
Continua, affermando che, si stanno ripetendo gli errori commessi sul nuovo ospedale San Cataldo, di cui non ricorda più quante pose di prima pietra e inaugurazioni, ma il primo paziente non sarà ricoverato prima di altri 2/3 anni.
Vede la stessa cosa per i Giochi del Mediterraneo, convegni, manifestazioni, eventi, cartellonistici, solo parole, dichiara, di chi non è, come lui, imprenditore edile, pensare che fino a giugno 2026 c’è tempo per realizzare tutto quello che prevede la progettazione.
“Per fare una sintesi: semmai fossero realizzate e ristrutturate tutte le strutture sportive Taranto diventerebbe la prima città, non italiana, ma europea dello Sport, “secondo il consigliere., ma ad oggi non un cantiere è stato avviato…
“Per questo, finita la passerella dei prossimi due giorni, ho chiesto all’audizione del direttore dell’Asset, Elio Sannicandro, che ha la regia dell’evento, per sapere se ritiene che i 150 milioni stanziati dal precedente governo siano sufficienti per i principali interventi previsti. E quanti altri milioni a suo parere occorrano per completare tutte le opere. Non vorrei che ci ritrovassimo come con il nuovo ospedale: dove in attesa della seconda tranche di investimenti e del secondo bando. In tema di risorse, poi, vorrei anche sapere se e come i Comuni limitrofi interessati dai Giochi sono coinvolti nel processo decisionale e se stanno contribuendo con propri fondi.
“Ma dall’ingegner Sannicandro voglio anche sapere se la Regione Puglia si è posto il problema del dopo. Vale a dire finiti i Giochi del Mediterraneo di tutti questi impianti, alcuni davvero di importanza nazionale, cosa accadrà? Ci sono intese con gli enti locali per la loro gestione? Perché la Puglia non è nuova a querelle su strutture sportive, specie campi di calcio, contesi fra società e Comuni. Come dire: meglio pensarci prima… perché perseverare è diabolico!”, conclude.