ARRESTATI FRANCESCA FERRI E NICOLA CANONICO PER VOTO DI SCAMBIO, MAFIA E DROGA
Dalle prime luci dell’alba, tra Bari, Palermo e Taranto, sono in corso arresti nei confronti di 19 soggetti (17 in carcere e 2 agli arresti domiciliari). La mafia raccoglie i voti e il candidato si mette a disposizione e paga. Il reato è voto di scambio politico-mafioso, estorsione, associazione finalizzata allo spaccio, corruzione elettorale ed è con queste accuse che Francesca Ferri di Valenzano, capogruppo di Italia Popolare è finita in carcere, e ai domiciliari l’imprenditore barese Nicola Canonico, attuale presidente del Foggia Calcio ed ex consigliere regionale.
L’ordinanza è emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica/Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Nelle elezioni comunali di Bari, Canonico era il referente della lista del centrodestra in cui venne eletta la Ferri, poi passata con la maggioranza.
Un’inchiesta, quella della procura di Bari, battezzata «Valenza», che conferma un dato trascurato e rimosso dalla campagna elettorale per le politiche e le amministrative, i mafiosi stanno facendo campagna elettorale, controllano pacchetti di voti e colludono con politici genuflessi al loro potere.
Le indagini sono coordinate dai pm Fabio Buquicchio e Michele Ruggiero. Le ordinanze sono firmate dal gip Rossana De Cristofaro e riguardano, tra gli altri, esponenti di un clan mafioso operante a Valenzano collegato con i Parisi di Bari.
Francesca Branà