San Pietro in Bevagna: ma il divieto di balneazione al Chidro c’è o non c’è?
Per chi decide in questi giorni di calura di recarsi al mare a San Pietro in Bevagna (marina di Manduria) si aspetti (senza mezzi termini) di trovarsi di fronte a delle sorprese, anzi a delle vere e proprie incongruenze … Infatti, una delle spiagge più gettonate della costa messapica, quella della foce del fiume Chidro è stata interdetta. Attenzione! proprio su quel tratto di mare c’è il divieto di balneazione, indicato da apposita segnaletica fatta installare dal Comune di Manduria. Il paradosso però sta nel fatto che, proprio a cospetto di tale segnaletica si nota un brulichio di ombrelloni e un gran numero di bagnanti. Infatti, il “divieto di balneazione” istituito per misure di sicurezza e igienico sanitarie, non lo rispetta nessuno, dal momento che nessuno lo fa rispettare. Infatti, la competenza di eventuali controlli rientra nelle mansioni della Capitaneria di Porto, trattandosi di area demaniale, mentre sul lato opposto (area comunale) riguardante la fatiscente costruzione in cemento dell’Arneo, deve intervenire la Polizia Locale. Invece, da quanto si verifica, (ci venga permesso di dubitare) che si tratti unicamente di una formalità da parte comunale per tutelarsi in caso di incidente o problema causato da tuffi nelle vasche Arneo, oppure da carenze igienico sanitarie per il troppo assembramento sulla spiaggia e ai bordi del fiume. Per concludere, considerata la situazione, si accettano anche altre ipotesi riferite al divieto in questione, premesso che non siamo nel periodo di carnevale.