MOVIDA MOLESTA AL QUARTIERE PAOLO SESTO DI TARANTO: ADESSO BASTA!
Il divertimento è il sale della goliardica esistenza, guai se non ci fosse. Vedere persone di tutte le età nelle ore notturne piena di persone dopo l’emergenza pandemica, non fa che inorgoglire una comunità che ha voglia di vivere ma ogni condizione di vita, ha bisogno di una componente indefettibile: il rispetto. Quel rispetto che ogni persona dovrebbe avere sia per la città che per i cittadini che ogni mattina con sacrificio, si recano al lavoro.
Con l’arrivo della bella stagione, le notti tarantine si fanno sempre più roventi, in tutti i sensi. In rivolta gli abitanti del Quartiere Paolo Sesto in Taranto a causa della bolgia notturna e rumori molesti, tanto che la mattina la strada sembra un campo reduce da battaglie a colpi di birra e prosecco, uno scempio mattutino a iosa e di quel che resta della notte insieme al divertimento.
Un’annosa questione che sembra rispecchiare l’animo dicotomico che contraddistingue il Quartiere Paolo VI, da una parte i sostenitori del “Il sonno giusto”, dall’altra gli “Amanti della vita notturna”, un equilibrio difficilmente raggiungibile nonostante le continue segnalazioni da parte dei residenti. Il problema non solo non si è risolto ma, c’è stata una recrudescenza e segnalazioni cadute nel vuoto.
Basta contro l’immobilismo dell’amministrazione comunale, urge restituire ai cittadini il diritto di vivere in tranquillità e libertà. I residenti non tollerano più che nel quartiere vi siano zone dove l’illegalità la fa da padrona e chiede che il Comune insista con le autorità di pubblica sicurezza, affinchè la legalità venga ristabilita nel quartiere, area in cui quotidianamente, a qualsiasi ora, si trovano soggetti violenti che spacciano. Non è bello, anche agli occhi dei bambini, trovarsi difronte a scenari simili.
“Il diritto al riposo e il riconoscimento di un tempo notturno del silenzio, sono sanciti dalle leggi e dal regolamento di Polizia Municipale“.
Le regole vanno fatte rispettare attraverso azioni di deterrenza cruciale per estirpare quel senso di impunità che si è radicato negli ultimi anni. Dove sono i controlli del territorio volti ad evitare eventuali comportamenti illeciti? I residenti chiedono di poter dormire anche d’estate. Nemmeno la collaborazione tra forze dell’ordine è riuscita a garantire l’osservanza di quest’annoso problema. Dov’è il Sindaco, il Prefetto, il Questore? Adesso basta!
A sostenerlo i residenti del Quartiere San Paolo esasperati dal comportamento degli avventori totalmente fuori da ogni regola, e i residenti lasciati soli. Oltre alla privazione del sonno, si aggiunge la paura per atti vandalici e violenti, perchè il popolo della notte è lasciato libero di fare ciò che vuole, consapevole di poterlo fare in mancanza di controllo costante della città.
Possibile che il Comune non faccia nulla per impedirlo? I residenti non vogliono intraprendere una crociata contro la movida, ma la situazione è fuori controllo, chiedono semplicemente non semplici promesse ma soluzioni vere. Una movida selvaggia che esaspera e lascia ferite profonde non solo sulla pazienza delle persone, ma invitano Polizia Municipale, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e i vertici delle Forze dell’Ordine, di individuare strategie che soddisfino le loro esigenze, con un incremento dei servizi di pronto intervento e controlli a tappeto da parte della Polizia Municipale, attenzionando gli orari serali.
Il Comune intervenga e crei un punto di sintesi tra le richieste dei residenti e le ragioni dei giovani. Il comportamento delle nuove generazioni chiama in causa tutti. Una situazione insostenibile, già accertata dalla Polizia Locale e Carabinieri. Ogni luogo dev’essere basato sulla civile convivenza e sul rispetto reciproco.
Il Sindaco emetta un’ordinanza che limiti le emissioni sonore dopo mezzanotte e prenda seri ed ulteriori accorgimenti affinchè si trovino soluzioni condivise al problema movida.
Francesca Branà