A Roma le istanze dell’agricoltura pugliese, CIA Puglia: «Avanti su reddito e sviluppo»
«La Puglia dell’agricoltura, che ringrazia Dino Scanavino per il lavoro svolto in questi anni, accoglie con soddisfazione l’elezione di Cristiano Fini quale nuovo presidente nazionale di Cia Agricoltori Italiani. A lui vanno le nostre congratulazioni e gli auguri di buon lavoro. Saremo al suo fianco per continuare a lavorare nell’interesse degli agricoltori e per lo sviluppo del comparto primario».
È Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia, a commentare l’esito dell’ottava assemblea nazionale elettiva di CIA Agricoltori Italiani conclusasi venerdì 20 maggio a Roma, col rinnovo degli organismi rappresentativi dell’organizzazione.
Imprenditore agricolo emiliano, 50enne, Cristiano Fini ha guidato Cia Modena e coordinato Agrinsieme Modena prima di essere eletto e riconfermato per una seconda volta come presidente regionale di CIA Emilia Romagna.
«Siamo convinti che sia la persona giusta per guidare una grande organizzazione sindacale degli agricoltori come la nostra», ha aggiunto Sicolo.
OTTO PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE. Oltre al presidente Gennaro Sicolo, altri sette esponenti di CIA Puglia sono stati eletti nel nuovo Consiglio nazionale di CIA Agricoltori Italiani: Giannicola D’Amico, Benedetto Accogli, Angelo Miano, Margherita Di Noi, Antonio Barile, Giulio Sparascio e Pellegrino Mercuri.
Al Teatro Eliseo di Roma, dove si sono svolti i due giorni di assemblea, si è parlato anche della Puglia con l’intervento di Giuseppe De Noia; il vicepresidente di CIA Levante ha messo in evidenza prospettive e difficoltà dell’agricoltura pugliese, analizzandole nello scenario delineatosi dopo due anni di pandemia e i primi tre mesi della tragica e sciagurata guerra scatenata in Ucraina dall’aggressione russa.
A Roma, la Puglia ha fatto sentire la sua voce anche su questioni centrali per la nostra regione come il rilancio complessivo dell’olivicoltura, la crisi del settore ortofrutticolo, il bisogno di sostegno per il comparto zootecnico e caseario-lattiero. Sono state affrontare le incognite irrisolte per la cerealicoltura regionale, la necessità di avere una PAC, la Politica Agricola Comunitaria, capace di mettere in campo strategie e strumenti più flessibili e adatti ad affrontare le conseguenze di un quadro geopolitico e produttivo sconvolto dal conflitto in Ucraina.
IL RUOLO DELLA PUGLIA. La Puglia riveste un ruolo centrale per i numeri e la qualità che rappresenta la sua agricoltura. Ci sono questioni nazionali che anche nel “tacco d’Italia” sono sentite come prioritarie: per questo in assemblea si è discusso della drammatica incidenza, sulle aziende agricole, degli effetti nefasti dei cambiamenti climatici e, conseguentemente, della necessità di rendere più accessibile e meno oneroso il sistema assicurativo e di protezione contro le grandi calamità.
«Condividiamo ampiamente la relazione del nuovo presidente – ha spiegato Gennaro Sicolo – anche per quanto in essa viene espresso a proposito delle fitopatie, dei danni da fauna selvatica, della carenza di manodopera e dei rincari dei costi energetici e delle materie prime».
Sulla stessa lunghezza d’onda il commento di Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario di CIA Puglia: «Il presidente Fini ha posto l’accento sulla priorità di semplificare radicalmente la burocrazia e di favorire in modo più spedito l’avvio della transizione verde e tecnologica in agricoltura».
Garantire la redditività in agricoltura, costruire un equilibrio sostenibile e un patto di reciproco vantaggio con la Grande Distribuzione e i consumatori, rafforzare i meccanismi di filiera: sono queste le priorità a cui CIA Agricoltori Italiani Puglia continuerà a lavorare in stretto raccordo e sulla stessa linea direttrice dei nuovi e rinnovati organismi nazionali dell’organizzazione.