Martina: Il Presidente del Consiglio Comunale Bufano diffidato al Prefetto
Un’altra tegola è caduta sulla risicata maggioranza consiliare dell’Amministrazione Comunale di Martina Franca, guidata dal sindaco Franco Ancona, dopo la vicenda che ha messo in fibrillazione la durata della stessa, riguardante la modifica del Regolamento sulle Medie Strutture di Vendita, mediante abrogazione della nota in calce all’art. 5. Il Regolamento, di fatto, vieta la nuova apertura di attività commerciali del settore alimentare di determinate dimensioni, mantenendo integre quelle esistenti.
Il monopolio a Martina Franca è detenuto proprio dalla cooperativa Allende presieduta da Vittorio Donnici con ben tre supermercati ma, ciò che ha sorpreso più di tutto, tanto averlo fatto diventare un caso nazionale è che, il presidente della stessa cooperativa, non solo fa parte del Consiglio Comunale, ma oltre ad essere nella Commissione Commercio, ha la presidente della stessa commissione, Maria Marangi che fa parte del Consiglio d’Amministrazione e altri Consiglieri comunali, direttamente o indirettamente, nello stesso CDA della Cooperativa da lui da sempre presieduta, nonché associazioni sociali e sportive collegate, delle quali farebbero parte alcuni assessori comunali.
Proprio la Commissione Commercio ha evitato in tutti questi mesi che si portasse in Consiglio Comunale una proposta di delibera per la discussione e l’abrogazione dell’art. 5 tanto che, alcuni consiglieri comunali, hanno dovuto presentarla al Presidente del Consiglio Comunale Donato Bufano che è stato costretto a chiedere una relazione al dirigente del settore cosa che è comunque avvenuta.
Proprio quel regolamento e, soprattutto l’articolo 5, fu approvato grazie al voto decisivo dei Consiglieri Donnici, Convertini e Marangi, tutti e tre nel CDA della Cooperativa Allende.
Qualche giorno fa, dopo quattro anni in Consiglio Comunale e nella Commissione Commercio, Donnici si è dimesso dalla Commissione Commercio per “incompatibilità”, a significare che in tutti questi anni il suo ruolo era incompatibile, nell’occasione difeso dal Consigliere Comunale (Marco) Antonio Lafornara
Il resto è cronaca degli ultimi giorni: I Consiglieri Comunali Vincenzo Angelini, Marianna Maggi, Angelita Salamina e successivamente altri Consiglieri, tra questi Giuseppe Cervellera e tutti quelli di opposizione, hanno trasmesso proposta di deliberazione comunale ad oggetto “Modifica del Regolamento sulle Medie Strutture di Vendita mediante abrogazione della nota in calce all’art. 5″, perché fosse iscritta all’ordine del giorno della prima seduta ordinaria utile del Consiglio Comunale, esercitando diritto di iniziativa disciplinato dall’art. 48 del vigente Regolamento Comunale sul Funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari, su argomento riservato alla competenza del Consiglio comunale così come previsto dall’art. 42 del TUEL. Ma, con una decisione che a parere dei Consiglieri Comunali è arbitraria, il Presidente del Consiglio Comunale Bufano ha comunicato ai Consiglieri che non è possibile inserire all’ordine del giorno la proposta di deliberazione, in quanto dall’istruttoria effettuata dal Dirigente competente, ing. Mandina, emergerebbe che la modifica proposta necessita di uno studio complesso cui deve seguire la necessaria concertazione con le parti sociali e le associazioni di categoria, in assenza delle quali il Consiglio non avrebbe gli strumenti necessari per deliberare legittimamente. Palese l’obiettivo che sembra quello di prendere tempo o evitarne la discussione in Consiglio Comunale a meno di un anno dalle prossime elezioni. In pratica, il Presidente del Consiglio Comunale di Martina Franca ha negato l’iscrizione all’ordine della seduta del Consiglio Comunale proprio dell’oggetto.
I Consiglieri Comunali eletti nella stessa parte politica dello stesso presidente Vittorio Donnici hanno diffidato il Presidente dell’Assise Donato Bufano a perseguire nell’intento di limitare l’esercizio della funzione propria del Consiglio Comunale come disciplinata dal TUEL e lo hanno invitano ad inserire nell’o.d.g. del 29 giugno 2021 la proposta di deliberazione ad oggetto, attivandosi affinché venga rimosso il provvedimento in contestazione, gravemente lesivo della dignità istituzionale del Consiglio Comunale e dei suoi Membri, nella qualità di funzionario che “svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell’ente in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti” (art. 97, comma 2, TUEL n. 267/2000);
La diffida è stata trasmessa anche al Prefetto di Taranto affinché, esercitando le prerogative assegnategli per legge, possa vigilare sull’esatta osservanza, per il caso che ci occupa, della normativa che regola l’esercizio delle funzioni del Consiglio Comunale di questo Ente e dei suoi Membri. Quale sarà la prossima mossa del gruppo “Vittorio Donnici” e della Cooperativa Allende? In queste giornate di caldo afoso riesce a tenere l’attenzione dei martinesi verso una intrigante vicenda che in realtà porta ad un evidente “Business Alimentare”