Dott. Pallotta (Segr. ANAAO PUGLIA): “L’Ospedale in Fiera? Abbiamo i carri armati, ma mancano gli autisti”
Il dott. Giosafatte Pallotta Nefrologo presso l’Ospedale della Murgia “F. Perinei” di Altamura, è alla guida dell’Anaao pugliese, il sindacato più rappresentativo di medici e dirigenti del SSN. Intervenendo in diretta sulla piattaforma di Puglia Press TV, ha parlato del nuovo ospedale della Fiera del Levante di Bari:

Interno Ospedale Fiera del Levante
“Non ci sono posti in più, ma solo otto, attualmente ricoverati, che sono stati trasferiti dal Policlinico di Bari. Quando sarà a regime, ci saranno quattordici posti letto in rianimazione, quindi avremo un aumento di sei ricoverati. Faccio una piccola considerazione, mi sembra anomalo che siano stati previsti 152 posti letto nel padiglione in fiera, attrezzati come se fossero tutti di terapia intensiva. Ogni postazione è dotata di respiratore. Sono stati attivati però solo 14 posti, proprio perché non c’è il personale, né infermieristico, né medico. Non vi è possibilità di poter gestire alcun aumento. I carri armati ce li abbiamo, mancano gli autisti. Questo indica lo spreco della regione Puglia e la mancata programmazione, non a lungo termine ma a breve. Non si può cambiare rapidamente idea. A dicembre ipotizzammo un ospedale di soli posti di rianimazione. Non sta né in cielo né in terra, in quanto la rianimazione è solo un aspetto dell’assistenza.

Il dott. Pallotta intervistato su PugliaPress TV
Di cosa avete invece bisogno?
Di tutte le specialità. I posti di rianimazione in più sono pochi. 32 saranno quelli di semintensiva, 50 di terapia di medicina, oltre i 16 di necrologia.
Mentre, quali saranno i ricoverati nell’Ospedale della Fiera del Levante?
Esclusivamente pazienti affetti da Covid-19. Se fossero posti letto in più, sarebbe una boccata d’ossigeno, ma non è così. Tutto ciò è legato alla possibilità di acquisire personale medico e infermieristico.

Ospedale Fiera
Cosa avete chiesto come ANAAO?
Abbiamo chiesto a voce alta ci sia una adeguata presenza di personale. Negli incontri con la Regione e con la Direzione Generale del Policlinico sono stato il più scettico. Non sono ottimista. Voglio essere giusto nelle notizie che devono essere diffuse. Perché la gente ha bisogno di sapere cose certe.
Cosa ne pensa del ritiro del vaccino Astrazeneca
Sono preoccupato, non per gli interessi del vaccino, ma per l’impatto mediatico che si sta creando. Appena diffusa la notizia, avendo dosi a disposizione, ho cercato di rintracciare pazienti nefropatici soggetti a rischio per vaccinarli. È stato difficilissimo rintracciarli. La gente ha iniziato ad avere paura. Dobbiamo rassicurare le persone, perché è fondamentale continuare la campagna di vaccinazione, altrimenti non ne usciamo”.