TARANTO SULLE MONTAGNE RUSSE
Taranto sulle montagne russe
I dossi stradali , furono inventati nel XX° secolo, prima delle strade asfaltate e delle automobili. Esattamente nel 1906 nel New Jersey(dove furono ideati anche le famose barriere spartitraffico) , collocandoli agli incroci per attraversamenti pedonali per rallentare il traffico e definire gli stessi.In Italia se ne iniziò a parlare, nel ’92, ma solo nel ’96, ci fu una regolamentazione effettiva. I dissuasori a banda ( mezzi cilindri in cemento, asfalto o gomma), disposti perpendicolarmente alla strada,convessi all’apice, contenenti riflettori del tipo catadiottrico,furono relegati solo nelle strade secondarie , private o residence, opportunamente segnalati.Fatto questo, poi chiarito con un DPR. nel 2000, che se fossero stati impiegati su strade a grande scorrimento, sarebbero stati rimossi, in quanto, pericolosi e di intralcio a mezzi di soccorso.
Differenti sono i dossi per attraversamento pedonale , colorati e con la zebratura tipica, sempre perpendicolari alla strada ma di larghezza maggiore, rigorosamente piazzati nei pressi di itinerari pedonali, metropolitane, centri commerciali, impiegati con parsimonia per non intralciare il traffico nelle strade a grande flusso. Devono essere ampiamente segnalati ,con cartellonistica luminosa e da una lampada diretta sull’attraversamento.Tralasciando” i cuscini di velocità” e le “bande sonore”, si intuisce , come la maggior parte , di questi sistemi, se fate mente locale ,siano fuori norma e quindi da rimuovere.
A Taranto questo fenomeno credo sia sfuggito di mano e non accenna minimamente a fermarsi. E’ di questi giorni,la realizzazione di ulteriori quattro dossi di attraversamento pedonali ,due per carreggiata,molto alti, con attacchi sbagliati che si sono aggiunti, nelle due direzioni all’inizio di vle Jonio.
In tutto il mondo, sono ritenuti pericolosi con svariate argomentazioni:
1)Possono ostacolare, o rallentare l’accesso ai veicoli di soccorso, provocando sobbalzi non indifferenti, soprattutto ambulanze,vigili del fuoco ecc.
2) Uccidono più persone di quanti ne salvino, per gli ostacoli ed i relativi ritardi, nel prestare soccorso,descritti sopra
3)Generano, dopo aver scavalcato il dosso, accelerazioni improvvise per recuperare il tempo perduto nell’attraversamento.
4)Aumentano l’inquinamento, in quanto,frenate e relative accelerazioni, elevano l’emissione di particolato e di benzene nell’aria.
5)Sono dei sostituti per mancanza di obblighi precisi, cioè sono messi per deresponsabilizzare gli amministratori nel riparare strade sconnesse,anguste, insieme all’abbassamento dei limiti di velocità, anche al di sotto dei 50 kmh.Costruiti e disseminati ad “OCCHIO”, da maestranze evidentemente poco preparate
6)Spesso sono progettati con altezze, angoli di attacco , di salita e discesa, tutti diversi, cose queste che danneggiano gravemente , se ripetuti nel tempo, auto e motoveicoli, soprattutto, di natura sportiva, con baricentri bassi, adatti solo a fuoristrada o cingolati militari.
7) Favoriscono i tamponamenti nel caso di distrazione e relativa frenata brusca di chi segue.
Dopo, numerosi morti soprattutto motociclisti,Il Ministero dei Trasporti si espresse in termini perentori, sull’uso di simili ostacoli alla viabilità , in quanto questo sono e non altro.
Devono essere opportunamente illuminati, con segnaletica non scolorita e secondo me segnalati con anticipo, anche se tutti questi cartelli stradali ,compresi quelli di segnalazioni di autovelox, distraggono fortemente il guidatore, inducendolo all’errore ed all’incidente.Quando, poi piove, non essendo più visibili , costituiscono delle vere e proprie rampe di lancio.
I miei amici che vengono a Taranto da altre realtà, sono letteralmente terrorizzati, in quanto in poco tempo non riescono a mentalizzare questi percorsi di guerra , incappando in tremendi sobbalzi.
Credo che quando si è alla guida, si debba guidare e basta , avendo una ampia visuale sulla strada e non guardando solo davanti al proprio naso per cercare di evitare questi come anche le buche.
Per quanto detto e tanto altro, la Legislazione è chiara e stabilisce pene severe per gli amministratori che non rispettino, tutte queste regole che ne impongono la rimozione e che ne risponderanno penalmente e civilmente per eventuali incidenti da essi provocati , nel loro permanere in opera.
Per questo, è intuitivo,capire come la situazione Tarentina sia disastrosa, associata poi,alla distruzione del manto stradale, disseminato di buche, vere e proprie voragini. Slivellamenti, dovuti anche a lavori incompleti e sempre fatti ad occhio, come ultimamente dopo la deposizione della fibra.Massima costatazione, di quanto detto , la si può osservare nell’ultima rotonda di vle Magna Grecia, direzione vle Virgilio.Senza soffermarsi poi sui tombini, tutti , anche essi, slivellati.Già in condizioni di asfalto ,diciamo normale, si potrebbe chiudere un occhio, alla presenza dei dissuasori, ma , a mio parere, tutto il “pacchetto” , non possiamo , noi cittadini , motorizzati, accettarlo.Credo che i cittadini ,dopo una giornata passata con l’auto o la motocicletta per Taranto e Provincia , ritornino a casa esausti , per tutti i traballamenti e l’attenzione a cui sono sottoposti . Non sbaglio ,se dico che la Giunta Comunale , insediata oramai da oltre 3 anni, avrebbe dovuto,per prima cosa ,dedicarsi ad una manutenzione ordinaria (strade), proprio, come si fa in ambito condominiale, tralasciando quella straordinaria e di voli pindarici a dir poco assurdi
Taranto 14/12/2020 Dr. Giuseppe Varlaro