Il consigliere di opposizione Domenico Sammarco esamina quanto avvenuto all’esordio dell’amministrazione Pecoraro
Manduria ormai da quasi due mesi ha un nuovo Sindaco ed una nuova Amministrazione, dopo un lungo periodo di alterni commissariamenti, questa è sicuramente una nota positiva in quanto la vita democratica è tornata alla “normalità”, ma viene da chiedersi “E’ sufficiente?”. Ed è la domanda che si pone il consigliere comunale, avvocato Domenico Sammarco,
il quale sostiene che per rispondere a questa domanda occorra analizzare le azioni poste in essere da questa nuova squadra amministrativa ed i risultati che sono stati quindi perseguiti in questi primi mesi. “Procedendo con ordine – dice Sammarco – affrontiamo per primo il problema sicuramente più macroscopico e che più ha influito, ed influirà, sulle vite dei cittadini manduriani, ossia la trasformazione del locale nosocomio “M. Giannuzzi” in ospedale covid ed il contemporaneo depotenziamento del servizio 118”. “Sappiamo benissimo – aggiunge Sammarco – e lo abbiamo evidenziato sin dai nostri primi comunicati, che non sono decisioni dell’Amministrazione Comunale che invece, come tutti noi d’altronde, le ha solo subite. Il problema che da sempre poniamo è proprio questo per l’appunto, crediamo che un’amministrazione non possa subire passivamente decisioni del genere che privano i propri cittadini di servizi essenziali, ma che anzi, debba reagire con tutta la forza che ha a disposizione in modo da farsi ascoltare dagli enti decisori ed indurli a modificare la propria linea”. Obiettivo nient’affatto facile, ma, come fa notare il consigliere, nessuno ha mai detto che amministrare sia facile. “In tutto ciò – ricorda Sammarco – a fare ancor più male è che il sindaco di Manduria dottor Gregorio Pecoraro, abbia accettato supinamente la realizzazione del Giannuzzi quale Covid Hospital e sia stato silente alle tante sollecitazioni proposte dal gruppo dei progressisti”. Evidentemente, il consigliere si riferisce ad una proposta del suo gruppo politico, ad avviare un’azione congiunta, come ad esempio, nel chiedere all’Azienda Sanitaria locale di Taranto la nomina di una Commissione Ispettiva di tecnici imparziali, al fine di verificare per l’appunto tecnicamente la situazione di rischio dell’ospedale M. Giannuzzi di Manduria; di voler procedere ad organizzare una sanificazione con regolarità almeno quindicinale di tutti i plessi scolastici comunali, al fine di tutelare tutto il personale scolastico, didattico, gli alunni e i genitori, nonché voler fornire – anche con l’ausilio delle associazioni di volontariato – all’ingresso degli istituti scolastici la misurazione della temperatura corporea; di voler organizzare – anche con l’aiuto di volontari trattoristi che ci eravamo resi disponibili a contattare – la sanificazione gratuita delle strade comunali ed in particolar modo delle strade prospicenti L’Ospedale “M. Giannuzzi” di Manduria, specie in quanto Covid Hospital; di voler valutare la temporanea sospensione dei mercati, stante la presenza concomitante di un numero così elevato di persone da rendere impossibile il rispetto del distanziamento sociale e da scongiurare situazioni di assembramento pregiudizievoli di ogni forma di profilassi e di comportamento rispettoso delle misure di contrasto alla diffusione del virus. In sostanza, erano queste le proposte dei progressisti. “Tutte questioni – aggiunge Sammarco – affrontate in tante città vicine ma che non hanno avuto risposta dall’amministrazione comunale di Manduria”. Nell’esaminare un altro argomento squisitamente amministrativo, riguardante la raccolta dei rifiuti, il consigliere rimarca “si parte dalla vera e propria mancanza del servizio per i cittadini affetti da covid o in quarantena fiduciaria, che oltre a dover subire le nefaste conseguenze della propria situazione, hanno dovuto assistere all’accatastarsi dei rifiuti mai prelevati per settimane nei pressi delle proprie abitazioni, senza dimenticare l’assurdo sfacelo in cui si trovano le nostre marine, con cumuli di rifiuti ad ogni angolo di strada”. Su tale argomento, fa notare ancora il consigliere, l’amministrazione è sì intervenuta, su facebook come sempre ma questa è un’altra storia, ma solo per “ammonire” gli incivili che depositano i rifiuti per strada, dimenticando che questo “malcostume” deriva proprio da un Ordine di Servizio del Direttore dell’Esecuzione del Contratto di appalto con Igeco Spa, che a metà settembre aveva appunto ordinato la cessazione del servizio porta a porta domiciliare e l’apposizione dei rifiuti presso le strade principali e non delle marine. Ora sembra che il servizio domiciliare sia stato ripristinato, ma a quanto pare con nessun risultato. “Ci chiediamo – replica Sammarco – non sarebbe forse stato più sensato istituire delle mini isole ecologiche in punti strategici delle marine e contemporaneamente fare pressione sulla ditta appaltatrice per la realizzazione di una vera isola ecologica, presidiata ed aperta tutto l’anno, a servizio delle nostre località marittime? D’altronde la realizzazione di un’isola ecologica era un impegno già previsto e mai rispettato nel contratto di appalto, sempre che chi amministra ora ne sia a conoscenza, ovviamente”. “Ci sono poi le piccole cose, che non abbiamo mancato di far notare – sottolinea Sammarco – ma che danno il segnale di quanta approssimatività ci sia nell’agire amministrativo attuale, come ad esempio lo svellimento dell’asfalto, appena rifatto, di via Bell’Acqua, via per Uggiano ed altre vie centrali da poco asfaltate, per non meglio specificati lavori di posa in opera; ora, viene da chiedersi, in una città che vive un vero e proprio dramma nello stato di abbandono di tutte le vie cittadine, in molti casi letteralmente impercorribili o pericolose, è possibile rifare un manto stradale completamente nuovo per poi distruggerlo dopo poche settimane? La risposta non può che essere negativa, ovviamente”. Occorre però, per evitare questo insulso spreco di soldi pubblici, una parolina magica completamente sconosciuta a tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi trent’anni, per cui occorre la programmazione. “Sapere di quali e quanti lavori necessita la città e pianificarli – ribadisce Sammarco – in modo che siano svolti razionalmente e, possibilmente, una volta sola. Ma forse anche in questo caso chiediamo troppo!” Anche sulla questione dell’opposizione davanti al Tar del provvedimento ministeriale di diniego dello scarico emergenziale del depuratore consortile, fa debitamente notare il consigliere, occorre dire che se non fosse stato per la Regione Puglia e il Presidente Emiliano che hanno depositato a suo tempo il ricorso nei termini, l’amministrazione comunale non si sarebbe opposta, poiché si è solo costituita oltre i termini per l’impugnazione, potendolo fare solo e soltanto perché la Regione Puglia è stata solerte ad opporsi. “Se non sono queste le urgenze a cui fare estrema attenzione – conclude Sammarco – non vediamo come si possa allora ben amministrare sui tanti problemi che attanagliano la città; tra tutte la questione dei cattivi odori rimasta ancora senza alcun provvedimento amministrativo che consenta di individuare i responsabili e far cessare l’emissione degli olezzi pestilenziali; ci sarebbe tanto altro da dire, ma ci fermiamo qui, sperando come tutti i nostri concittadini che da oggi in poi le cose, finalmente vadano nel verso giusto, lo meritiamo tutti e lo merita questa città”.
Gianluca Ceresio