Start Cup Puglia: il passo del futuro
L’innovazione è come un seme che ha la capacità di germogliare. Crea la diffusione di altri semi, che a loro volta germoglieranno…
Start Cup Puglia: finora, sono 70 i partecipanti e ci si può iscrivere fino al 21 settembre prossimo. È sufficiente collegarsi al sito specifico e compilare il relativo modulo, con il caricamento del Business Plan e dell’Executive Summary della propria idea innovativa. Dopo sette sessioni di accompagnamento, di cui due collettive con C-lab dell’Università del Salento e Digilab del Politecnico di Bari, entra nel vivo il premio regionale dell’innovazione. Organizzato da ARTI, si svolge in collaborazione con Regione Puglia e il Programma Nazionale Innovazione (PNI). La finale si terrà il 15 ottobre prossimo. La competizione attiene più sezioni: Life science (prodotti e/o servizi innovativi per migliorare la salute delle persone); ICT (prodotti e/o servizi innovativi nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e dei nuovi media: e-commerce, social media, mobile, gaming); Cleantech & Energy (prodotti e/o servizi innovativi orientati al miglioramento della produzione agricola, alla salvaguardia dell’ambiente e alla gestione dell’energia); Industrial (prodotti e/o servizi innovativi per la produzione industriale che non ricadono nelle categorie precedenti, innovativi dal punto di vista della tecnologia o del mercato). Il 15 ottobre, come detto, una Giuria qualificata determinerà i 4 vincitori del concorso, integrando la valutazione del Business Plan con quella dell’esposizione orale dei progetti finalisti. Ai primi quattro classificati andranno premi in denaro da 10mila euro a 3mila euro, oltre ai riconoscimenti speciali messi a disposizione dal Comitato promotore. I quattro vincitori accederanno di diritto alla finale PNI. Start Cup Puglia è attivo dal 2008 e premia le nuove iniziative imprenditoriali ad alto contenuto di conoscenza; offre la possibilità di trasformare un’idea brillante in un’impresa di successo, attraverso attività di formazione, assistenza progettuale e premi in denaro. La competizione ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo regionale di una nuova cultura imprenditoriale, promuovendo la nascita sul territorio di imprese innovative e stimolare la crescita economica del sistema produttivo. La partecipazione è gratuita. L’Italia, la Puglia hanno una grande storia di innovazione, trainata dalla scienza e dalla tecnologia ma anche dallo stile di vita e dalla cultura. La nostra regione dimostrato nel tempo di saper costruire su alcune delle sue grandi vocazioni (abbigliamento-moda, arredo-casa, automazione-meccanica, alimentare-vini) creando e facendo crescere industrie capaci di vendere il meglio della propria produzione in giro per il mondo e in molti casi di diventare persino leader globali. L’innovazione, però, va alimentata continuamente. Per definizione, non la si conquista mai una volta per tutte. Oggi la Puglia può scegliere di farla nuovamente sua. Può scegliere di muoversi e competere nel nuovo scenario che la crisi globale sta aprendo. Per riuscirci, deve sostenere il meglio della sua industria, investire sulle proprie infrastrutture materiali e immateriali, deve diventare più ospitale per le nuove imprese innovative. Sapendo che l’innovazione ha un prezzo: rinunciare a rendite e privilegi, all’immobilità. Un prezzo che non ci si può più permettere di non pagare, se si vuole davvero trasformarsi, se si vuole interpretare la modernità e accompagnare il cambiamento. Perché non accompagnarlo, non vorrebbe dire non farci i conti bensì subirlo, essere travolti dal cambiamento e dall’innovazione degli altri. La Puglia deve essere sempre più ospitale anzitutto per i propri giovani, perché possano credere che non tutto è perduto, che non sono solo destinati ad elemosinare un’opportunità o cercarla all’estero. Perché usando le loro competenze per trasformare un’idea in un progetto e un progetto in una nuova impresa, non contribuiscano solo a produrre ricchezza, a generare crescita, a creare occupazione ma dimostrino che l’apprensione verso il nuovo che ciascuno ha si può vincere con una prospettiva di futuro condivisa. Insomma, l’innovazione può essere la nuova chiave per l’emancipazione di tutti coloro che sono pronti a mettersi in gioco. La Puglia deve farlo. Considerando l’innovazione come la nuova frontiera, la nuova “primavera”’ dell’economia. Una risorsa fondamentale su cui investire nei prossimi anni per sostenere crescita, buona occupazione, opportunità per i giovani e una nuova consapevolezza di ciò che si è in grado di realizzare. Di qui non si può che rilevare lo sbaglio di chi ritiene che i 209 miliardi del Recovery Fund destinati all’Italia siano un corposo Piano Marshall. Sono due cose nettamente differenti. In primo luogo perché il Piano europeo è basato su un complesso sistema di prestiti e aiuti a fondo perduto, e non solo su questi ultimi; inoltre, perché i governi non avranno spazi di intervento liberi, ma dovranno seguire le direttive Ue e prepararsi a forti condizionalità in termini di riforme. Una, potrebbe essere proprio quella dell’innovazione.
Raffaele Conte