Marina di Lizzano: l’ordinanza di divieto di balneazione c’è ma la segnaletica no e c’è chi continua a nuotare nei pressi del canale “Ostone”
A seguito di sopralluogo e verbale del 21 agosto 2019 a firma della Asl di Taranto, “Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene e Sanità Pubblica, venne segnalata l’opportunità di installare cartelli indicanti il divieto di balneazione alla foce del canale “Ostone” non inferiore a mt. 300 a destra e mt. 300 a sinistra, “poiché, in tale canale vengono immesse acque reflue del depuratore consortile degli agglomerati urbani dei comuni di Lizzano, Fragangano e San Marzano di San Giuseppe”. In esecuzione a quanto disposto dalla Asl, con ordinanza n. 78 del 22 agosto 2019, il sindaco di Lizzano provvide sollecitamente ad istituire il divieto di balneazione alla foce del canale Ostone prevedendo altresì l’installazione dei cartelli indicanti tale divieto. Evidentemente, chi avrebbe dovuto installare la segnaletica non lo ha fatto, in quanto, dallo scorso anno a tutt’oggi, ignari bagnanti nuotano nelle acque antistanti il canale. A tal proposito, sollecitato da alcuni residenti a conoscenza della questione divieto, è intervenuto il giornalista ecologista Mimmo Carrieri, responsabile regionale della Cpa Ambiente, il quale ha presentato un esposto indirizzandolo allo stesso sindaco di Lizzano, alla Asl di Taranto e ai Carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) di Lecce, chiedendo di adottare opportuni provvedimenti, affinchè vengano rispettate le prescrizioni a tutela della salute pubblica.