Prof. Novellino: “la cura del vino” per abbattere il Coronavirus
Dal vino una risposta efficace per arginare le infiammazioni polmonari e bronchiali provocate dal Coronavirus.
A sostenerlo è il prof. Ettore Novellino, ordinario di Chimica Farmaceutica presso il Dipartimento Farmacia dell’Università “Federico II” di Napoli. Il Comitato Etico dell’Aorn Ospedali dei Colli di Napoli (che raggruppa i tre poli di Monaldi, Cotugno e CTO) ha avviato la sperimentazione del Taurisolo per la cura anti-Covid 19. Il Taurisolo è una miscela di polifenoli estratti dalle vinacce rosse di Aglianico già brevettata come nutraceutico dal prof. Novellino. Si tratta di un agente dalle proprietà antiossidanti del complesso polifenolico presente nelle bucce di uve rosse e nelle vinacce di aglianico del comprensorio di Taurasi.
Lo studio ha chiarito le capacità del Taurisolo di proteggere l’apparato vascolare in caso di ipossia acuta (ictus ischemico) o cronica. Queste condizioni portano alla formazione di radicali liberi con uno stato infiammatorio per il ridotto afflusso di ossigeno. Lo studio è finalizzato a ridurre la produzione di radicali liberi per bloccare
il processo infiammatorio.
Il prof. Novellino ha, quindi, ipotizzato il possibile utilizzo del Taurisolo, quale antiossidante in vivo e biodisponibile, per combattere il Covid 19. Tale virus fa ingresso nel nostro organismo attraverso i recettori Ace2, presenti perlopiù a livello bronchiale e renale, che una volta attaccati costringono le cellule ospiti a produrre le proteine utili alla replicazione virale.
Tale fenomeno provoca una elevatissima infiammazione, sprigionando i radicali liberi e determinando uno stato di ipossia con alterazioni strutturali dei vasi e formazione di edema. Condizioni che richiedono una ventilazione forzata di ossigeno per rimuovere lo stato ipossico.
Il Taurisolo viene introdotto a livello polmonare via aerosolica e consente che i valori della interleuchina-6, mediatore endogeno dell’infiammazione, si riducano del 50%.
Sperimentato su pazienti affetti da Covid 19 il Taurisolo ha garantito la riduzione dello stato infiammatorio, dando la possibilità agli ammalati di produrre gli anticorpi necessari ad arginare l’infezione virale sino ad accompagnarli alla guarigione o all’assenza di sintomatologia.
La patologia registra una forte riduzione contagi ma nel frattempo ci si prepara ad una eventuale nuova ondata nei mesi di ottobre e novembre, sovrapponendosi ai primi casi influenzali.
L’auspicio è che ciò non avvenga ma in caso contrario la speranza è che il Taurisolo possa aiutare la medicina, riducendo la replicabilità del virus, l’insorgenza della patologia polmonare ma soprattutto sviluppare gli anticorpi anti-Covid.