Taranto: Si è svolto il consiglio di fabbrica nello stabilimento A. Mittal
Taranto: Il consiglio di fabbrica avvenuto ieri nello stabilimento siderurgico Arcelor Mittal di Taranto, convocato da Fim, Fiom e Uilm nato dopo le notizie sul nuovo piano industriale presentato dalla multinazionale al governo. Le pretese dell’azienda che contano circa 3mila esuberi (tra diretti e lavoratori in forza a Ilva in As) e fondi per quasi 2 miliardi di euro, sono stati definiti da subito “inaccettabili” dalle organizzazioni sindacali, volendo definire la loro posizione al “no” e mettere nero su bianco le loro richieste, dicendosi pronti a tutto per impedire i licenziamenti.
I sindacati hanno riteniamo fondamentale illustrare ai lavoratori i punti programmatici per avere chiaro il percorso di mobilitazioni e l’obiettivo da perseguire per il futuro ambientale, occupazionale e produttivo del sito di Taranto.
- Nessun licenziamento. L’accordo del 6 settembre 2018 prevede zero esuberi e la tutela dei lavoratori di ILVA in AS attraverso la clausola di salvaguardia occupazionale. Non intendiamo mettere in discussione quanto sottoscritto in sede ministeriale;
- Integrazione salariale e rotazione equa con la ripartenza delle manutenzioni e degli impianti attualmente fermi;
- Appalto. Ripresa delle attività previste dal piano ambientale e interventi manutentivi necessari a ricollocare gli stessi lavoratori del mondo dell’appalto;
- Innovazione tecnologica e completamento del piano ambientale non possono subire ulteriori slittamenti;
- Introduzione della Valutazione di Impatto Sanitario Preventivo;
- Provvedimento speciale per Taranto. Introduzione di misure specifiche per la tutela dei lavoratori con strumenti idonei affinché nessuno rimanga indietro;
- Maggiore coinvolgimento delle istituzioni locali e delle parte sociali sul fronte degli investimenti previsti dal CIS, necessari a far ripartire un’economia diversificata e che dia nuove possibilità di lavoro in un territorio particolarmente provato dal punto di vista occupazionale.
Intanto si è dato al via allo sciopero di 24 ore a partire dalle 7 di questa in tutti gli stabilimenti italiani del gruppo.