Taranto – Emergenza coronavirus, Mittal ferma parte degli impianti
TARANTO – Per contenere il rischio di contagio da Coronavirus, ArcelorMittal ha annunciato ai sindacati le temporanee fermate degli impianti Altoforno 2, Treno nastri 1 e Acciaieria 1, che si giungono a quelle comunicate venerdì scorso di Treno lamiere, Finitura lamiere, Ossitaglio e Zincatura 2. Due incontri nella stessa giornata di ieri, 16 marzo, tra Arcelor Mittal e le organizzazioni sindacali per individuare misure efficaci mirate al contenimento del rischio di contagio del Covid -19. L’azienda ha assunto l’impegno di ridurre già da ieri i volumi produttivi e di conseguenza la forza lavoro in attività. Rimarranno in fabbrica circa 3.800 dipendenti su un totale di 8.200. Oltre il 50% dei lavoratori verrà messa in cassa integrazione. Entro il prossimo fine settimana si fermeranno Afo 2, Acciaieria 1 e Colata Continua 1; bloccata la ripartenza di Treno Nastri 1 prevista per questi giorni: da oggi si va dunque verso lo spegnimento dei forni; la fermata del reparto Pla è iniziata ieri, mentre LAF bloccherà le attività oggi; in Finitura Nastri i turni settimanali vengono ridotti da 15 a10.
In Officina Centrale taglio del 30 % e la restante parte si organizzerà in squadre che si avvicenderanno secondo le esigenze manifestate dall’azienda; ciò in aggiunta al 25% delle manutenzioni di tutto lo stabilimento. I dipendenti impegnati in attività da svolgere a casa con lo smart working, come preannunciato nell’ultimo confronto, da 200 salgono a 300 unita. Avviate anche ulteriori misure per evitare che i lavoratori stiamo a stretto contatto tra di loro. Altri 2 bus infatti vengono aggiunti ai 5 della scorsa settimana. Più di 18.000 mascherine inoltre arriveranno tra fine marzo e metà aprile. Da oggi inizia il controllo dei lavoratori in entrata con termometro laser. Per l’appalto ed il subappalto diffusa una nota di richiamo sull’ utilizzo rigoroso delle misure finalizzate ad evitare il contagio del Coronavirus.
Enzo Mercurio, Segretario di Settore di Fabbrica Usb e Alessandro Damone, Esecutivo di Fabbrica Usb: “Ancora un passo in avanti verso condizioni di maggiore sicurezza in un momento in cui, alle solite questioni cui dobbiamo far fronte all’interno della fabbrica, aggiungiamo la preoccupazione dovuta al dilagare del Coronavirus. L’obiettivo continua ad essere quello del fermo totale degli impianti e la gestione tramite comandate. Ci attendiamo nuovi sviluppi nel prossimo incontro con l’azienda previsto per mercoledì 18 marzo alle 11.00”.