Taranto – Cobas scuola, indetto sciopero per il clima
TARANTO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Cobas Scuola, in merito allo sciopero degli studenti indetto nella giornata del 27 settembre: Il 27 settembre i COBAS SCUOLA scioperano contro i cambiamenti climatici e in difesa dell’ambiente e manifestano in molte città con i/le giovani di Fridays For Future.
Il micidiale cambiamento climatico in atto – ma più in generale tutta la tematica ambientale di cui tale mutamento, con le sue drammatiche conseguenze, è un aspetto cruciale – rappresenta una questione fondamentale da affrontare con la massima urgenza.
Produzione energetica attraverso i combustibili fossili, enormi quantità di rifiuti, grandi opere costose, inutili e dannose, saccheggio dei territori, scriteriate attività estrattive, produzioni dannose ed inquinanti, iperconsumi: sono tutti elementi interconnessi di un sistema insostenibile che sta portando l’intera società umana verso il collasso.
La modifica di tali sistemi di vita, profonda ed urgente, è il vero tema posto con forza all’ordine del giorno. Taranto è l’esempio più diretto delle gravissime conseguenze di un inquinamento prodotto da decenni di scelte nefaste, che hanno messo in primo piano il profitto e hanno dimenticato il territorio e la salute di chi ci vive.
La scuola, in particolare, può e deve svolgere un ruolo fondamentale nell’aumentare la consapevolezza nei confronti di queste problematiche. Dobbiamo dimostrare l’assurdità del mito della crescita continua in un sistema finito, dobbiamo educare cittadini consapevoli e critici e non consumatori di comodo. Dobbiamo operare scelte concrete per invertire rotta. Chiediamo alle istituzioni un impegno subito, a cominciare dagli edifici scolastici, dove si possono realizzare molteplici interventi finalizzati all’efficientamento energetico e alla sostituzione dei combustibili fossili.
Il Comune e la Provincia hanno la possibilità di usare subito fondi statali per implementare tali opere. Attendere sarebbe un ulteriore atto distruttivo nei confronti del pianeta.
Il 27 settembre scenderemo in piazza per strategie di salvaguardia ambientale e di giustizia sociale, per un modello di sviluppo sostenibile, dove la difesa dei Beni comuni prevale contro la logica del profitto.”