Taranto – Sanità, ospedale Castellaneta: sospeso il punto nascite
TARANTO – Il direttore generale ASL avv. Stefano Rossi, ha comunicato attraverso una nota, la sospensione del Punto Nascite presente all’ospedale “San Pio” di Castellaneta: “Per effetto della nota carenza di risorse umane su tutto il territorio nazionale, con particolare riferimento a quelle della disciplina di pediatria e neonatologia, questa Direzione è stata costretta in data 23/08 us a disporre la centralizzazione dei parti in programmazione al punto nascita del Presidio San Pio di Castellaneta, riprogrammandoli presso il Presidio Ospedaliero Centrale Santissima Annunziata. “
Nella nota del direttore Asl, inviata al governatore Emiliano ed al direttore di CIA – Agricoltori Italiani Puglia – Vito Rubino, si legge che la decisione fa seguito ad un carenza del personale medico in servizio che si attesta ad ”appena 2 dirigenti neonatologi, a causa della concomitante assenza per malattia di 3 dirigenti medici e dell’ulteriore assenza per congedo in maternità di I ulteriore dirigente medico “ e ancora – “A ciò si aggiunga la complessiva presenza in servizio di un numero appena sufficiente a mantenere l’apertura degli altri due punti nascita del POC Santissima Annunziata e del P.O. Valle d’Itria. Per far fronte a queste criticità, si è già tenuto un incontro alla presenza dei Direttori Medici di Presidio territorialmente interessati e dei Direttori delle Strutture di ostetricia e ginecologia di Taranto per valutare tutte le opzioni utili per il ripristino del servizio. “
Intanto, la Asl Taranto , attraverso un comunicato ufficiale, fa sapere che : “L’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del SS. Annunziata, diretta dal Dott. Emilio Stola, con circa 2000 parti all’anno espletati (2075 nel 2017, 1983 nel 2018), è il secondo punto nascita della Regione Puglia, nonostante il significativo decremento delle nascite anche nella nostra regione.Viene promossa l’attività di Medicina Materno Fetale (M.M.F.), che richiede elevati livelli di competenza ed esperienza multidisciplinare per erogare assistenza intensiva e post-intensiva. La funzione di tale attività di M.M.F. rappresenta, all’interno della rete di assistenza, il punto di riferimento per le gravide che presentano condizioni patologiche complesse e/o rare. Per tutte queste sue caratteristiche, l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del SS.Annunziata è identificata nella rete come HUB, ossia fulcro, centro di riferimento in grado di farsi carico dell’accoglienza della madre e/o del neonato proveniente dai “propri” centri Spoke.”
Il Comitato Spontaneo di Cittadini di Castellaneta, nei giorni scorsi, ha però indetto una manifestazione – prevista il venerdì 6 settembre – per scongiurare la chiusura dei reparti del nosocomio “San Pio”.
“Quanto avevamo temuto si è avverato.” – ha esordito l’avvocato Salvatore Fuggiano di IDEA Puglia alla notizia dell’improvvisa chiusura – “La Puglia, infatti, è una delle regioni meridionali in cui si registra anche un elevato disavanzo economico per il costo delle cure fuori regione, cui vanno a sommarsi le altrettanto ingenti somme spese dalle famiglie dei malati di cui nessuno, però, tiene conto. La situazione di crisi della sanità pugliese, ormai, non ci consente più di credere alle favole raccontate da Emiliano, specie quando pensa di far credere ai cittadini che ci possa essere equivalenza tra un vero ospedale chiuso e un ospedale di comunità.”
Il Piano di Riordino Ospedaliero, come deliberato dalla Giunta regionale il 12 aprile 2018 (l’articolo completo a questo link), ha determinato una “riconversione” dei P.P.I. stabilendo nuovi standard ed una redistribuzione dei posti letto, che sono stati redistribuiti tra Ospedali di II livello, Ospedali di I livello e Ospedali di basi (detti Hub).
La chiusure del reparto di pediatria e del punto nascite di Castellaneta, rientra dunque in questa logica “numerica”, che sta sortendo l’effetto di impoverire l’offerta sanitaria ionica e creando notevoli disagi alla cittadinanza.