Taranto – Progetto di riqualificazione area ex Baraccamenti Cattolica a rischio
TARANTO – Diamo pubblicazione del comunicato stampa del Comune di Taranto:
“È bastata meno di una settimana per tradire le aspettative poste nel progetto di riqualificazione dell’area dei Baraccamenti Cattolica. Con una “rasoiata”, infatti, il Governo sta cancellando i fondi destinati al Piano Periferie, che grazie all’attivazione del partenariato pubblico/privato avrebbe attivato a Taranto un intervento da ben 10 milioni di euro, nella migliore delle ipotesi ora congelato.
«La beffa di questa decisione – ha spiegato il sindaco Rinaldo Melucci – non è nemmeno necessario evidenziarla. Siamo vittime di una schizofrenia politica: le forze di governo, a Taranto, rivendicano chiassosamente la necessità di uno sviluppo alternativo, salvo tacere a Roma quando i fondi necessari a quell’obiettivo vengono cancellati».
La progettazione dell’intervento di recupero dei Baraccamenti Cattolica ha visto convergere idee e volontà pubbliche e private, un iter non esente da fatica che potrebbe terminare con un nulla di fatto. «Meno di una settimana fa abbiamo presentato il progetto definitivo – le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Motolese -, annunciando addirittura l’avvio dei lavori in autunno. Ora questa doccia gelata, un emendamento del Governo che potrebbe basarsi su un presupposto errato, se è vero che la sentenza di Cassazione cui sarebbe ispirato non ha legami con il Piano Periferie. È un’occasione tradita, che potrebbe anche trasformarsi in un danno enorme perché saremo costretti a sostenere comunque le spese progettuali». Le speranze, ora, sono poste nei prossimi passaggi parlamentari dell’emendamento e nel fronte che la comunità degli enti locali saprà opporre. «Siamo disponibili a qualsiasi iniziativa dell’Anci – ha concluso Melucci – perché il problema è di dimensioni enormi. Dobbiamo fronteggiare la scarsità di trasferimenti dello Stato aderendo a queste misure, e lo stesso Stato le blocca: i cittadini meritano maggiore chiarezza».