Taranto – Ilva, incidente mortale: tanti i messagi di cordoglio e indignazione per l’ennesima morte bianca
TARANTO – Tantissimi i messaggi di cordoglio e di indignazione per l’ennesima morte bianca che vede Taranto, ancora una volta, nelle cronache nazionali: Angelo Fuggiano, operaio di 28 anni che lavorava per la ditta appaltatrice Ferplast, ha perso la vita mentre si occupava dei lavori di manutenzione della gru DM6 al IV sporgente. Sul posto sono interventi immediatamente i Vigili del Fuoco, il personale sanitario interno e i medici del 118 per cercare di rianimare il dipendente subito accasciatosi dopo l’accaduto. Proclamato lo sciopero immediato di 24 ore.
Queste le dichiarazioni di Borraccino: “Angelo Fuggiano, padre di due bimbi, ha perso la vita mentre faceva il suo lavoro in una fabbrica che sembra oramai fuori controllo, anche dal punto di vista della sicurezza, come denunciano da mesi i Sindacati che hanno indetto immediatamente 24 ore di sciopero. Non si può accettare l’idea che si debba morire mentre si lavora per vivere e mantenere la propria famiglia. Chi dirige la fabbrica deve garantire la sicurezza di tutti i lavoratori, anche del personale delle ditte esterne, come nel caso di Angelo Fuggiano. Il nostro cordoglio va alla famiglia di Angelo. Nel 2006, dopo decenni di drammi e assenza di controllo sulle condizioni di sicurezza, la Regione Puglia, guidata da Nichi Vendola, obbligò l’Ilva ad insediare l’ambulatorio Inail all’interno dello stabilimento. Quella era la stagione in cui l’Istituzione fece del controllo e della attenzione alla sicurezza sul lavoro una priorità, adesso invece non si pensa per nulla alla drammatica situazione che i lavoratori stanno vivendo, anche, da questo punto di vista. L’intero territorio deve urlare il proprio disappunto per la, oramai acclarata, assenza di sicurezza e controllo che si vive all’interno dell’acciaieria di Taranto. Lo Stato si occupi di quella fabbrica in maniera seria, altrimenti i drammi continueranno.”
Segretari generali di CGIL CISL UIL di Puglia, Gesmundo Fumarola Busto:”E’ forte il dolore e incontenibile lo sgomento per l’incidente sul lavoro accaduto all’Ilva di Taranto, che ha sottratto alla vita ed agli affetti più cari un giovane lavoratore di appena 28 anni dipendente di un’impresa appaltatrice del colosso siderurgico. Un dramma assurdo e frustrante, l’ennesimo negli ultimi giorni, inaccettabile e inconcepibile. Siamo vicini
alla famiglia di Angelo, alla quale esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza”.
Intanto alle ore 12 si è svolta una riunione con i massimi vertici aziendali che hanno chiesto alle sigle sindacali di interrompere lo sciopero per scongiurare eventuali problemi di sicurezza derivanti dall’interruzione immediata delle attività all’interno dello stabilimento. Proposta rigettata dai sindacati, che hanno rimandato ogni decisione alle 17.30, chiedendo un incontro con il Prefetto per valutare ulteriori iniziative. Lo scioperò proseguirà fino al primo turno nella giornata di domani. 18 maggio, salvo ulteriori comunicazioni.
Anche l’Amministrazione ha espresso il cordoglio alla famiglia dell’operaio prematuramente scomparso, queste le parole del sindaco Rinaldo Melucci: “A prima mattina mi ha raggiunto la notizia di un incidente apparso subito molto grave nella sala argani della gru DM6 al IV sporgente. Poco dopo è arrivata l’ufficialità del decesso di Angelo Fuggiano che lavorava per la ditta appaltatrice Ferplast, a seguito di un impatto con una fune. Affranto mi stringo, con l’amministrazione tutta, alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Angelo Fuggiano.”
La Flmu Cub, ha poi fatto sapere che avvierà un’azione di presidio davanti alla portineria ‘direzione’ dello stabilimento.