Foggia/BAT – I riti sacri della Settimana Santa: una tradizione che non finisce mai di conquistare
FOGGIA/BAT –
La Settimana Santa è sempre molto sentita in Puglia, con le sue tradizioni ed i suoi riti, intrisi di religiosità come anche di folklore, che si ripetono più o meno immutati da tempo immemore.
La Capitanata, allo stesso modo della BAT, annovera da tempi antichissimi nel proprio tessuto cultural – religioso una tradizione di processioni e riti sacri, che attira, e lascia senza parole allo stesso momento, tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi a tali avvenimenti, ammirando immagini sul web, visionando servizi televisivi sul tema, o riuscendo ad assistervi dal vivo.
Rappresentazioni che da sempre trasmettono in chiunque la magia, il mistero, e il pathos della Santa Pasqua.
Tra questi ce ne sono alcuni davvero molto suggestivi.
Molto famoso in tutta la regione e molto antico è il rito delle “Fracchie” che si svolge nella notte del Venerdì Santo a San Marco in Lamis, cittadina dell’entroterra garganico poco distante da San Giovanni Rotondo. Le fracchie sono delle grandi torce a forma di cono costruite dai cittadini con frasche e grossi pali di legno, tenuti insieme con dei cerchi di ferro, lunghe dai dieci ai quindici metri e di due metri di diametro,che vengono cosparse di materiale combustibile e incendiate. Esse vengono trasportate su rudimentali carretti e precedono la statua dell’Addolorata allo scopo di illuminare il cammino della Madonna alla ricerca di suo figlio Gesù morto.
A Troia, cittadina situata a pochi km da Foggia,la mattina del Venerdì Santo,si svolge la “Processione delle Catene”,un emozionante percorso penitenziale che si snoda lungo le vie del centro storico durante il quale cinque penitenti incappucciati,vestiti con un saio bianco, scalzi e con delle grosse catene legate ai piedi,si recano a far visita ai sepolcri trascinando sulle spalle una pesante croce. Sempre nella cittadina foggiana,nel pomeriggio della Domenica di Pasqua ha luogo un’altra suggestiva processione,quella del “Bacio”. Le statue della Madonna e del Salvatore partono da due chiese situate in parti opposte della città per poi incontrarsi dinanzi alla Cattedrale dove avviene il rito del bacio:i due simulacri vengono avvicinati lentamente e ritratti per due volte,infine la statua del Salvatore viene inclinata per il “Bacio”fino a toccare i piedi della Madonna. Qualcosa di simile avviene anche a San Ferdinando di Puglia,nel Basso Tavoliere, al termine della processione dei Misteri del Venerdì Santo: qui è la statua della Vergine Addolorata che va incontro a suo figlio Gesù morto e che poi viene inclinata per baciarlo,in un’atmosfera di silenzio e grande commozione.
A pochi km da qui,a Canosa di Puglia,dove la Settimana Santa ha inizio la Domenica delle Palme con la rievocazione della Passione vivente, il Venerdì Santo ha luogo un’altra processione molto suggestiva,quella della Desolata. La statua della Madonna è preceduta da numerosi ragazzini vestiti di viola e da tante bambine vestite da angeli variopinti con le ali che portano in mano i vari simboli della Passione: fruste,canne,corone di spine e tanti altri. Ma la caratteristica più emozionante di tale rito è il corteo di 250 donne vestite a lutto con il volto coperto da veli neri che,accompagnato dalla banda,intona l’inno straziante della Desolata.
Spostandosi un po’ più a sud a Bisceglie, sempre nella provincia di Barletta-Andria-Trani, la mattina del Venerdì Santo ha luogo la tradizionale rappresentazione dell’ incontro tra la Vergine Maria Addolorata e suo figlio Gesù caricato della croce. Le due statue partono da due chiese diverse fino ad incrociarsi in un determinato punto della città,dove in un clima di grande commozione, molto sentito dalla popolazione,avviene lo struggente saluto,poi entrambe le processioni procedono seguendo percorsi diversi.
Flotte di turisti e visitatori che accorrono ogni anno per assistere a tali riti, nella Capitanata come nella BAT: il mistero pasquale rivive in queste storiche processioni, una tradizione che dura da decenni, e che non smette mai di affascinare.