XXIII giornata in memoria delle vittime di mafia, Foggia grida il suo NO alla criminalità organizzata
Un fiume di persone, con le loro bandiere e i loro striscioni. Con la loro voce. Nel gridare forte tutti insieme il proprio “No alle mafie”.
I riflettori di tutta Italia si sono concentrati ieri su Foggia, luogo della celebrazione della XXIII Giornata per le vittime di mafia, intitolata nell’occasione “Terra, solchi di verità e giustizia”, organizzata dall’associazione Libera di Don Luigi Ciotti. In 40.000 hanno partecipato a tutta la manifestazione, con una moltitudine di giovani e adulti giunti da ogni parte della Puglia e d’Italia per poter assistere all’importante evento, sfidando il freddo e la pioggia.
Boyscout, sindacati, associazioni ecclesiastiche, organizzazioni contro la criminalità, gruppi universitari e scolastici: un popolo unito per le strade di Foggia. Diverse le autorità presenti, fra le quali il presidente del Senato, Piero Grasso, il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, e la presidente della commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, il Governatore della Puglia Michele Emiliano, e il presidente dell’associazione Libera, don Luigi Ciotti. Presenti inoltre varie autorità politiche e militari locali e regionali, oltre alla partecipazione di diversi parenti di vittime di mafia.
Imponente l’impiego per l’occasione di unità delle forze dell’ordine, che hanno vigilato in tutto il percorso dell’evento. Chiuse in mattinata diverse strade importanti della città, tra cui la zona antistante l’ippodromo comunale. Deviati su percorsi alternativi diversi mezzi pubblici.
Nata nel 1996 su iniziativa dell’associazione Libera, tale manifestazione aveva già varcato i confini pugliesi negli scorsi anni, facendo tappa anche a Bari e Casarano.
Dopo il ritrovo avvenuto intorno alle 8:00 in piazza Cesare Battisti, è da lì partito poco dopo il lunghissimo corteo, che ha percorso alcune delle più importanti strade della città. Intorno alle 11 l’arrivo nella centrale Piazza Cavour, davanti l’ingresso della Villa comunale, dove è avvenuta la lettura a turno, da parte di diverse autorità presenti, dei nomi di 900 vittime della criminalità organizzata in Italia. A chiusura della prima parte dell’evento, intorno alle 12:00 il discorso di Don Luigi Ciotti. Diversi i temi toccati: caporalato, tratta dei migranti, ma soprattutto lotta alla criminalità. Il prete veneto ha esortato tutti, giovani e adulti, a combattere sempre l’omertà, fenomeno ancora molto diffuso in buona parte del nostro paese: “Le verità camminano per le strade delle nostre città. Dovete avere il coraggio di collaborare”, riservando anche parole dure, e un invito a cambiare, per gli stessi esponenti della criminalità: “alle persone che sono nelle organizzazioni criminali. Da questo palco. Da Foggia, una parola a voi: non è vita quella che fate. Vi aspetta il carcere o la morte, vi aspetta di dovervi nascondere, perché sarà il bene a vincere sul male, perché unendo le nostre forze diventiamo una forza più forte di voi”. “Vi prego, cambiate vita”.
A seguire, serie di conferenze e dibattiti in tema, tenute in alcune sedi staccate dell’Università di Foggia, e in scuole e altri importanti edifici della città.
Solidarietà a tutti i manifestanti è stata espressa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
“Desidero riaffermare la mia vicinanza a quanti, con passione civile e profondo senso di solidarietà, sono riuniti a Foggia e in tante altre città per testimoniare come il cuore dell’Italia sia con chi cerca verità e giustizia, con chi rifiuta la violenza e l’intimidazione”