Matilde Percolla: Strada per un sogno per trasformare l’infertilità in speranza
Matilde Percolla: L’associazione che ha trasformato l’infertilità in speranza. Nel tessuto multiforme del mondo giuridico, emergono figure luminose capaci di coniugare la passione per la professione legale con un impegno sociale tangibile. Tra queste personalità, spicca Matilde Percolla, un’avvocatessa nata e cresciuta a Taranto.
Non si tratta solo di una brillante praticante del diritto, ma di una donna che incarna valori antichi e virtù moderne, come l’attenzione alla famiglia e la sensibilità verso i bisogni dei più vulnerabili. Dopo aver conseguito la maturità classica, Matilde si è laureata in legge, avviando così una carriera che la vede protagonista nel campo del diritto di famiglia e minorile.
Ma la sua vita non è solo quella di una brillante avvocatessa.
Matilde Percolla è anche una donna impegnata nella costruzione di un mondo migliore per tutti.
Nel 2013, insieme a Stefania Tosca e Luisa Musto, grazie alle quali l’associazione si fonda sul lavoro instancabile delle tre fondatrici che quotidianamente si occupano della competa gestione di ogni attività con dedizione e grande professionalità, ha fondato la onlus “Strada per un Sogno” una associazione no-profit dedicata al tema dell’infertilità e al percorso per diventare genitori con l’ardente desiderio di trasformare i sogni in realtà.
L’associazione si pone l’obiettivo di rappresentare i pazienti della PMA (Procreazione Medicalmente Assistita).
La loro determinazione nel perseguire questa missione è palpabile, tanto da suscitare un brivido di ammirazione nei cuori di coloro che si trovano ad ascoltarla.
Avvocato Matilde Percolla, ci parli cosa è e come è nata l’Associazione Strada per un Sogno
L’Associazione “Strada per un Sogno” rappresenta un sogno incarnato, un’impronta tangibile del desiderio di trasformare le sfide personali in occasioni di cambiamento e sostegno per gli altri.
Il mio percorso personale è stato determinante nella nascita di questa organizzazione. Mi sono sposata nel 2006 e ho nutrito il sogno di diventare madre, un desiderio profondo e naturale.
Tuttavia, mi sono trovata ad affrontare l’angosciante realtà dell’infertilità, un viaggio doloroso e allo stesso tempo illuminante.
L’infertilità non è solo la mancanza di concepimento, ma apre le porte a un mondo complesso e popolato da uomini e donne provenienti da ogni angolo d’Italia, tutti accomunati dal desiderio e dalla sfida di formare una famiglia.
È stato durante questo percorso che ho scoperto i forum online, luoghi allora, quando ancora non esistevano i social, di condivisione e sostegno in cui ho incontrato persone che comprendevano appieno il mio vissuto. Con Stefania Tosca e Luisa Musto, due donne straordinarie, ho condiviso passo dopo passo le emozioni e le difficoltà legate alla fecondazione assistita.
L’esperienza di condivisione e comprensione reciproca è stata una luce nel buio dei momenti più duri. Abbiamo deciso di creare il nostro spazio, il forum “Strada per un Sogno”, perché per noi rappresentava la via verso il nostro più grande desiderio: diventare genitori.
Il nome dell’associazione è nato spontaneamente da questa convinzione profonda. Il forum ha raccolto un successo straordinario, trasformandosi in una comunità vibrante e solidale.
Anche professionisti di prestigio hanno voluto unirsi a noi, riconoscendo il valore della nostra missione. Il passo successivo è stato quello di costituire l’associazione come ONLUS, avvenuto il 19 marzo del 2013, una data simbolica per il nostro impegno.
Vorrei sottolineare anche il ruolo fondamentale del Professor Chiappetta, un medico rispettato nella nostra città, che ha creduto nel nostro progetto sin dall’inizio.
Grazie al suo sostegno e alla sua fiducia, siamo riusciti a trasformare un sogno in realtà, non solo attraverso la parola, ma anche con il supporto economico necessario per avviare i primi passi dell’associazione.
Da allora, “Strada per un Sogno” ha vissuto una storia ricca di eventi, iniziative e progetti. Abbiamo scritto libri che hanno dato voce alle nostre esperienze e alle nostre speranze, ripubblicandoli senza alcuna struttura complessa, ma con la semplicità e la profondità che solo chi ha vissuto un grande dolore può comprendere.
Il nostro impegno è sempre stato guidato dalla consapevolezza profonda delle esigenze delle persone che, come noi, affrontano sfide simili. In conclusione, l’Associazione “Strada per un Sogno” è nata dalla volontà di trasformare il dolore in speranza, la solitudine in solidarietà.
È un’esperienza che ha segnato la mia vita e che continua a guidarmi nel servizio agli altri, offrendo sostegno e comprensione a coloro che si trovano sulla stessa strada.
Avvocato facciamo un esempio concreto. Molte coppie si trovano nell’impossibilità di concepire e può dipendere sia dall’uomo che dalla donna, cosa può fare una coppia che si trova nell’impossibilità di concepire?
Immaginiamo una coppia che si trova nell’età fertile e che, nonostante i tentativi, non riesce a concepire un figlio.
Questa situazione può essere causata da varie problematiche, sia di natura maschile che femminile, che possono interferire con la capacità di concepire.
In questo caso, è fondamentale rivolgersi a un medico specializzato nel trattamento dell’infertilità. L’infertilità non è un capriccio, ma una vera e propria patologia che richiede attenzione e cure adeguate.
Trovare il medico giusto è essenziale, poiché non tutti i ginecologi sono necessariamente esperti nel trattamento dell’infertilità.
È importante cercare un professionista che abbia specifiche competenze nel campo dell’infertilità, in grado di diagnosticare e trattare le cause sottostanti.
Una volta individuato il medico adatto, è necessario sottoporsi a una serie di esami diagnostici per comprendere le cause dell’infertilità.
Questi esami possono rivelare problemi meccanici, squilibri ormonali o altre condizioni che possono interferire con la concezione.
Ad esempio, varicoceli nell’uomo o alterazioni ormonali nella donna possono essere individuati e trattati efficacemente con interventi mirati.
È importante sottolineare che il percorso verso il trattamento dell’infertilità non necessariamente porta alla fecondazione assistita.
Esistono molte opzioni terapeutiche che possono essere considerate prima di ricorrere alla PMA (Procreazione Medicalmente Assistita).
L’importante è seguire un percorso guidato dal proprio medico, che valuterà le opzioni disponibili e indirizzerà verso il trattamento più adatto alla situazione specifica della coppia
Quali sono le fasi e le opzioni terapeutiche che una coppia affronta durante un percorso di trattamento dell’infertilità, e quali sono le sfide e le considerazioni importanti che devono affrontare lungo il cammino?
Iniziare un percorso di trattamento dell’infertilità può implicare diverse fasi e opzioni terapeutiche, a seconda delle specifiche necessità della coppia.
A volte, il percorso inizia con trattamenti più semplici, come cure ormonali o la pulizia delle tube di Faloppio, che possono essere considerati per affrontare cause meno complesse di infertilità. Tuttavia, è importante sottolineare che le opzioni di trattamento variano in base alle cause specifiche e alle condizioni individuali.
Per alcune coppie, soprattutto di fronte a cause più complesse o ricorrenti di infertilità, può essere necessario passare a trattamenti più avanzati.
Questo può includere cicli di stimolazione ovarica, che portano all’esecuzione di cicli di inseminazione intrauterina o alla procedura di fertilizzazione in vitro (FIVET).
È fondamentale comprendere che anche nella PMA, la natura deve seguire il suo corso. L’embrione, una volta prodotto in laboratorio, deve ancora affrontare la cruciale fase dell’impianto nell’utero materno, dove deve attecchire e dare inizio alla gravidanza in modo simile a quanto avviene in una concezione naturale.
Questo aspetto, sebbene possa sembrare scontato, è intriso di una bellezza e di un miracolo che spesso diamo per scontato.
Il momento in cui la vita prende forma è sempre un’emozione unica e meravigliosa. Tuttavia, è importante sottolineare che il percorso attraverso la PMA può essere estremamente impegnativo per le coppie.
Ancora oggi, c’è una mancanza di consapevolezza e comprensione su questa tematica, e le coppie possono incontrare numerose difficoltà, che vanno dalla ricerca del professionista adeguato fino alle sfide pratiche, come l’automedicazione quotidiana richiesta per alcuni trattamenti.
Questo percorso può essere affrontato con coraggio e resilienza, ma è essenziale riconoscere le difficoltà e l’impegno richiesto.
Attraverso una corretta informazione, un sostegno adeguato e l’accesso a professionisti competenti e compassionevoli, le coppie possono affrontare le sfide dell’infertilità con speranza e determinazione, affrontando ogni tappa del percorso con la consapevolezza che ogni piccolo passo avvicina alla realizzazione del loro sogno di diventare genitori.
Lei ha menzionato di essere diventata madre di due bambine attraverso la fecondazione assistita. Potrebbe condividere con noi il suo percorso attraverso questo trattamento e le sfide che ha affrontato lungo il cammino?
In realtà ho affrontato tre cicli di fecondazione assistita. È andata bene? Beh, posso dire che ho avuto fortuna una volta.
Sono grata al massimo perché ho avuto la gioia di diventare mamma di due gemelle. È stato un momento incredibilmente gratificante per me. Ricordo ancora chiaramente il giorno in cui sono nate.
Ma è importante sottolineare che la parte iniziale di una gravidanza assistita è solo il primo passo. La fase cruciale è il mantenimento della gravidanza.
A un certo punto, si passa attraverso un piccolo intervento chirurgico per il trasferimento degli embrioni nell’utero materno.
Da quel momento in poi, la natura deve fare il suo corso, poiché la PMA non è una scienza perfetta. Non sempre tutto va per il meglio. Ci sono coppie che, nonostante i numerosi tentativi, non riescono a ottenere una gravidanza.
Ci parli dell’evento del 14 aprile prossimo all’Hotel Delfino di Taranto
Sarà un momento importante per noi. Strada per un Sogno ha sempre organizzato eventi in tutta Italia, ma questa volta siamo particolarmente entusiasti perché sarà il primo di questo genere nel sud Italia.
È un’opportunità per promuovere l’accettazione della tecnica della PMA, che sta gradualmente aumentando negli ultimi anni.
Saranno presenti numerosi medici e cliniche da tutta Europa, offrendo alle coppie del sud Italia l’opportunità di dialogare direttamente con loro e ottenere informazioni sui percorsi di trattamento disponibili.
Una delle tematiche principali sarà l’inclusione della PMA nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
Questa è una grande conquista, poiché riconosce l’infertilità come una patologia e garantisce un’assistenza più uniforme su tutto il territorio nazionale.
Questo significa che molte più coppie avranno accesso ai trattamenti di PMA senza dover affrontare disparità regionali o economiche.
È un passo avanti significativo che renderà i trattamenti più accessibili a chi ne ha bisogno, anche in Puglia.
L’evento del 14 aprile è un’opportunità per informare e sensibilizzare sulle sfide e sulle opportunità legate alla PMA, non solo per il presente, ma anche per il futuro delle coppie affrontando l’infertilità.
Cosa non abbiamo detto durante questa intervista così ricca di informazioni e esperienze?
Ci sono ancora tantissimi aspetti da esplorare e approfondire. Vorrei sottolineare l’importanza di rivedere la legge 40 del 2004, che, sebbene sia stata un passo avanti nel riconoscimento dell’infertilità come patologia, necessita di essere rivista per adeguarsi alle esigenze attuali.
La legge 40/04 è una legge che nasce con troppi divieti e limiti, perché doveva andare a contrastare un utilizzo sbagliato della pma in quegli i anni, smantellata negli anni da diverse sentenze della Corte costituzionale, ma che oggi si presenta come una legge “rattoppata” e che necessità di essere rovistata completamente per adeguarsi alle esigenze attuali
L’infertilità è cambiata e sono necessarie nuove leggi che la considerino nella sua complessità. Inoltre, voglio parlare dell’evento che si terrà il 14 aprile, un’opportunità unica per affrontare temi cruciali come la preservazione della fertilità e l’utilizzo della PMA nell’oncologia.
È fondamentale coinvolgere i giovani e informarli su come proteggere la propria fertilità fin da giovani.
Questo evento a Taranto è un passo importante verso la sensibilizzazione e l’accesso alle informazioni riguardanti la PMA. Infine, vorrei sottolineare l’importanza di contattare direttamente l’associazione o me per ulteriori informazioni e supporto.
È fondamentale selezionare fonti autorevoli quando si cerca aiuto, specialmente su temi così delicati. Ringrazio ancora per questa opportunità e non vedo l’ora di continuare a diffondere consapevolezza su questi argomenti. Vi aspettiamo il 14 aprile.
Invitiamo tutti i lettori a guardare l’intervista completa di Puglia Press TV all’Avvocato Matilde Percolla, disponibile a margine di questo articolo.
L’intervista offre una prospettiva approfondita e ricca di spunti su temi cruciali come l’infertilità, la procreazione assistita e l’importanza della sensibilizzazione.
Non perdete l’opportunità di approfondire questi argomenti guardando l’intervista completa