Taranto – “Storie Maledette” riparte da Avetrana e dal caso Sarah Scazzi
Saranno due le puntate del programma “Storie Maledette” – in onda domenica 11 marzo a partire dalle 21.25 – condotto e ideato da Franca Leosini e in cui verranno intervistate Sabrina Misseri e Cosima Serrano, per raccontare le 10.000 pagine di processo relative all’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto del 2010: “Era un puntino tenue sulla mappa di Puglia, Avetrana. Fino a quando, alla fine di agosto del 2010, una ragazzina che ha i capelli biondi come spighe di grano, improvvisamente, scompare“ Così racconta Franca Leosini in un’intervista rilasciata in occasione della sua partecipazione come ospite a “Sanremo 2018”.
La formula vincente del programma è l’approfondimento capillare dei casi di cronaca nera che hanno segnato profondamente l’Italia e la nuova edizione partirà proprio con la narrazione del Caso Sarah Scazzi: “Saranno due puntate, con due protagoniste che sono Sabrina e la madre. Diciamo che il Professore Coppi, che è l’avvocato principe, mi ha fatto studiare diecimila pagine di processo. Gli editori, che sono sempre così gentili con me, mi sollecitano a scrivere libri ma io scrivo un libro ogni volta che faccio una storia maledetta. E’ un lavoro anzitutto molto capillare di studio del processo, della psicologia dei personaggi, della cultura dell’ambiente e anche diciamo proprio del luogo; dico e ripeto, è molto importante la cultura del posto. Una lettura del paese si potrebbe fare anche attraverso i delitti, perchè tante cose si verificano in una parte di Italia e in un’altra no?”
In questi giorni, nelle aule del Tribunale di Taranto, è stato ascoltato il conduttore televisivo Massimo Giletti – che all’epoca dei fatti era alla conduzione del programma di Rai1 “l’Arena” – in qualità di testimone per la difesa in merito alle dichiarazioni che Michele Misseri avrebbe rilasciato durante la sua trasmissione.
Nel processo per calunnia contro Misseri e in cui tra gli altri imputati c’è l’ex giornalista Mediaset Ilaria Cavo – accusata di diffamazione nei confronti della criminologa Roberta Bruzzone e dell’ex difensore di Michele Misseri, l’avv. Daniela Galoppa – e l’avvocato Fabrizio Gallo che risponde per l’accusa di diffamazione, la tesi dell’accusa è che Misseri avrebbe calunniato Roberta Bruzzone e il suo ex difensore, sostenendo di essere stato indotto da loro a incolpare la figlia Sabrina, che in seguito alle sue dichiarazioni venne poi indagata assieme alla madre Cosima per l’omicidio di Sarah Scazzi e condannata con la madre a scontare la pena dell’ergastolo in ultima sentenza della Cassazione.