Taranto – Nonno pedofilo: condannato dalla Cassazione
Condannato a 6 anni di reclusione in ultimo grado, il pensionato 74enne per aver abusato più volte di sua nipote, che all’epoca dei fatti aveva 6 anni.
Nella sentenza di condanna di primo grado, emessa nel 2014, il verdetto andò oltre le richieste del pm dell’accusa, Giovanna Cannarile – che aveva richiesto per l’imputato 6 anni di reclusione – decidendo di condannarlo a ben 8 anni. A seguito del ricorso dell’avvocato difensore dell’uomo – Luca Balistreri – venne poi applicato in accoglimento della richiesta uno sconto della pena a 6 anni, per l’iniquità della pena inflitta al suo assistito, in considerazione degli elementi a processo contro l’anziano. Pena di 6 anni confermata ora dalla decisione della Corte di Cassazione.
L’anziano si è sempre dichiarato innocente, ma le testimonianze rese dalla nipotina dell’uomo sono state ritenute dai giudici attendibili. La figlia dell’uomo e mamma della bambina abusata – costituitasi parte civile e rappresentata dai legali Maurizio Dinoi e Luigi Esposito – avrebbe denunciato l’accaduto a seguito della confessione della sua bimba, che avrebbe raccontato delle “visite” che il nonno le faceva durante la sua permanenza nella loro casa, la casa dei nonni in cui restava a dormire quando la donna era fuori per lavoro e lasciava la piccola a dormire dai suoi genitori.
La piccola raccontò che mentre la nonna dormiva, il nonno entrava nel suo lettino. Una versione che il padre della donna e nonno della bimba abusata, avrebbe spiegato agli inquirenti come il tentativo di diffamazione perpetrato da sua figlia, per via dei rapporti ostili che intercorrevano tra lui e sua figlia appunto, mamma della piccola.
I giudici della Cassazione hanno invece creduto alle dichiarazioni della bambina e confermato la condanna all’uomo, che ora dovrà scontare 6 anni di carcere.