Lecce- La capitale del barocco come non l’avete mai vista, nel riflesso di una sfera di cristallo/FOTOGALLERY
LECCE- Il Salento, terra di ulivi e pietre calcaree, di muri a secco, torri costiere, mare cristallino e architetture barocche – simboli identitari di una terra antica- non perde mai lucentezza e vividezza neppure nelle opere di chi si appresta a immortalarne la grandiosità.
Il più delle volte sono gli stessi salentini che, per amore nei confronti della propria terra natia o per nostalgia, decidono di omaggiarla con le arti più stravaganti, da quelle tradizionali di sicura efficacia a quelle più moderne, come possono esserlo i filmati realizzati grazie ai voli acrobatici e mozzafiato dei droni in arrampicata sui monumenti.
Questa volta vogliamo raccontarvi, con le foto di Rocco Mellone, giovane fotografo di Trepuzzi, la capitale del barocco, Lecce, e la terra dei due mari vista nel suo riflesso imprigionato all’interno di una sfera di cristallo. Un occhio in miniatura completamente nuovo che ci restituisce – in un effetto fish-eye – un paesaggio per alcuni di noi estremamente familiare. L’aria assolata del Duomo e del suo campanile, la chiesa di Sant’Irene e Piazza Sant’Oronzo, a pochi passi l’anfiteatro romano, o se vogliamo andare più lontano il profilo di Torre Specchiolla, a Casalabate; luoghi ridotti alle dimensioni di una biglia, fissati in una cornice leggera, una lente minuscola, che contiene insieme la maestosità e la porosità della pietra, la sua memoria o il semplice ricordo, lì trattenuto tra il pollice e l’indice.